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La sagra dello spezzatino ara Lupa, un rituale di fine agosto

Lupa: quartiere

Al termine da Lupa appinninu, fatta un tempo di gradoni ruvidi di diverse pietre ormai coperte dal verde muschio e dalle cicorie incastonate nelle insenature, ci accoglie la casa di za Ida e zu Tumasi. In tempi non molto lontani, è sempre stata meta dei contadini che tornavano da rroba per un momento di pausa e di ristoro prima prendere la via di casa. E così, sorseggiando un bicchiere di vino, che anche za Ida mesceva con apparente soddisfazione e ne trangugiava qualche sorso, seduti su quella panca all’ombra di una pergola di zibibbo ingentilita dal glicine inebriante, abbracciavano la vasta veduta da cona con lo sguardo. In questa ruga chiamata Lupa, come in altri rioni del paese, si organizzavamo nel periodo estivo feste e sagre, come la sagra dello spezzatino. Occasioni per ricongiungersi con gli amici e forestieri, per trascorrere insieme piacevoli giornate in compagnia.

Sagra Dello Spezzatino: organizzatori

La sagra dello spezzatino

E proprio za Ida chiudeva il grande scenario festoso di agosto con il suo spezzatino. Il piatto cardine di una cucina povera di origine contadina, oggi molto ricercata. Trippa e stigliole bollivano in un grande pentolone di rame insieme alla conserva di pomodoro, alle patate e al peperoncino. La sagra dello spezzatino era un rituale.
Lei si arrangiava con un banco di legno all’ombra di un porticato. I bambini seduti a cavalcioni sul muretto bevevano la fresca gassosa nella bottiglia di vetro trasparente. Gli ospiti del rione si sedevano sparsi qua e là, chi su ceppi di legno chi sui gradoni di pietra. Sorseggiavano il vino da piccoli bicchieri di vetro spesso sagomati per lenire il fuoco del peperoncino.

sagra dello Spezzatino

Emigranti e paesani scambiano chiacchiere. Parlavano del legame affettivo con il mondo perduto dei padri, di cui si commemorava la fatica di un tempo legata al lavoro dei campi. Qualcuno faceva progetti per ristrutturare la casa abbandonata facendosi prendere da un senso di impotenza rispetto alla forza devastante della natura. Qualcun altro si lasciava andare, invece, alla nostalgia e ai rimpianti. Dopo aver goduto del saporito spezzatino della signora Ida, dopo aver ballato e cantato, sul tavolo non restava altro che mezza bottiglia di vino, i bicchieri e un coltello dimenticato accanto al cestino del pane.

La sagra dello spezzatino ara Lupa, un rituale di fine agosto ultima modifica: 2020-06-15T10:22:26+02:00 da Lucy Stranges

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