Aprendo un cassetto guarda un po’ cosa trovo in pochi centimetri di carta profumata, protetta da una delicata velina?! È una cosa preziosa. I fogli sono rilegati da un cordoncino di seta. E ancora si avverte quell’antico odore. Avete capito di cosa parlo? Si tratta dei calendarietti al profumo di “Rosa Bertelli”. Ve li ricordate?
I calendarietti profumati
Questi piccoli oggetti di culto segnano la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni ’60, quando l’attesa per un taglio di capelli s’ingannava con la ‘lettura’ di queste particolari opere d’arte. Questi preziosi almanacchi dipingevano uomini illustri del cinema dello sport e del teatro in cui i mesi del calendario figuravano all’interno di diverse tematiche. La bellezza delle dive del cinema, donne sofisticate della “bella epoca”, le avventure d’amore, gli eroi e i grandi personaggi della storia. Il nostro famoso barbiere era assai avanti con i tempi, seppur parliamo di un’epoca di grande censura e di una società bigotta non pronta a immagini scabrose Ai giovanotti, infatti, regalava calendarietti raffiguranti bellezze femminili dai corpi sottili, eleganti e dalla pelle diafana in pose osé, da conservare nel portafoglio.
E, dunque, ora finisce questo mio viaggio profumato di talco alla rosa tra fili di perle e vestaglie di seta che sa di nostalgia. Sfoglio queste piccole opere ormai del tutto sepolte dalla tecnologia in plastica e dal lavoro dei computer e degli smartphone. Ma ogni epoca, si sa, ha i suoi valori e il suo stile di vita.