Un centrocampo per due! Impegno, sacrifici e soddisfazioni.

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INTERVISTE SPORT

Un centrocampo per due!

Centrocampo. intervista

Due personalità diverse ai nostri microfoni! Ecco i due del centrocampo Giovanni Gentile e Nicola Cosentino nella nostra super rubrica “L’intervista del mercoledì”!

Nome e cognome:          Età:                 Ruolo:

G: Giovanni Gentile                                         31                                Centrocampista
N: Nicola Cosentino                                         20                               Attaccante e all’occorrenza centrocampista

Caratteristiche tecniche:

G: Spirito di sacrificio.
N: Sono un palleggiatore.

Squadra del cuore:

G: Juventus.
N: ASD Conflenti.

Il campionato è ormai agli sgoccioli, un commento su questo primo anno di vita di Asd Conflenti. Com’è stata la tua esperienza?

G: Esperienza fantastica con un gruppo fantastico. Come primo anno, a oggi posso dire che la crescita della squadra è stata esponenziale. È un anno di “lancio” che deve servirci per fare esperienza e maturare ma siamo sulla giusta strada. Vi assicuro che i risultati arriveranno, questo è solo l’inizio!
N: Sicuramente positiva, far parte di un gruppo così unito è esaltante

Giovanni, sappiamo che tu e il capitano siete molto amici. Cosa pensi di lui?

Non me ne voglia nessuno ma penso non ci sia persona migliore che possa portare quella fascia. Grinta, dedizione e  passione lo contraddistinguono. Giuseppe è stimato e apprezzato da tutto il paese, non solo da noi giocatori. Se oggi mi trovo in questa squadra è soprattutto per merito suo. Tirando le somme di come stanno andando le cose direi che devo solo ringraziarlo altrimenti già da tempo avrei dovuto, per motivi personali, abbandonare il progetto. Per quanto mi riguarda prima di essere il mio capitano e il mio più caro e grande amico è per me un fratello. E’ al mio fianco praticamente da sempre e lo ringrazio per esserci stato ed esserci nei miei momenti poco felici sia dentro che, soprattutto, fuori dal campo.

Giovanni Gentile

Lo scatto di Giovanni – Credit: Marco Villella

Nicola, i tuoi compagni di squadra si lamentano perché sei troppo loquace. Come mai?

Alcune volte mi dimentico la lingua a casa!

Un tuo pregio dentro al campo:

G: Umiltà.
N: Altruista.

Un tuo pregio fuori dal campo:

G: Umiltà.
N: Altruista.

Cosentino

Nicola in azione – Credit: Marco Villella

Il compagno più disordinato nello spogliatoio:

G: Più o meno sono tutti ordinati.
N: Io, invece, direi che in squadra nessuno è patito d’ordine!

Quello che impiega più tempo a fare la doccia?

G: Beh, direi Federico Putaro.
N: Senza dubbio Federico.

Hai rafforzato l’amicizia con qualcuno dei tuoi compagni dopo la nascita di Asd Conflenti?

G: Si, grazie a questo nuovo progetto ho conosciuto persone nuove, come i compagni dei paesi vicini…sono persone meravigliose! Ho avuto modo di poter approfondire alcuni rapporti rafforzando, quindi, amicizie già consolidate.
N: Si, con tutti.

Chi è il compagno più forte con cui hai giocato?

G: Su tutti direi Francesco Vescio devastante e Andrea Villella devastante e devastato.
N: Marco Marotta.

Giovanni, anche la tua fidanzata pratica, in maniera eccellente, questo sport. Questo è stato un motivo in più per innamorarti di lei?

Lei ha intrapreso la sua carriera sportiva dopo esserci conosciuti. Porta avanti questa passione con molto impegno e serietà e sono molto contento per lei, spero possa portarla lontana. A livello sentimentale ovviamente non ha influito. La ringrazio perchè mi ha incoraggiato e spinto ad andare avanti in questo progetto. Se oggi sono qui è soprattutto merito suo, oltre che del mio capitano, come ho già detto.

Nicola, hai due cugine che si cimentano con il pallone, una più esperta, l’altra alle prime armi. Che consiglio vuoi dare loro?

“Divertitevi, il resto ha poca importanza!”.

Cosentino

Nicola in campo – Credit: Marco Villella

Quanto ti ha arricchito avere compagni di nazionalità e religione diverse?

G: Sicuramente mi fa molto piacere avere in squadra persone che appartengono ad altre religioni, culture. Ciò fa capire anche quanto la società tenga a non avere discriminazioni nei confronti di nessuno sia per religione che per nazionalità. Purtroppo ancora questa evoluzione culturale penso non sia arrivata, come abbiamo potuto constatare in alcuni paesi vicini, direi abbastanza arretrati in merito.
N: Molto. L’incontro con altre culture arricchisce sempre.

Giovanni, come ti sei trovato a dover marcare tuo cognato nella partita contro l’Audace Decollatura? Tra l’altro ha anche segnato!

Con mio cognato ho un rapporto straordinario. In campo siamo stati “rivali” per 90minuti, ma relativamente perchè spesse volte da vicino ci siamo parlati e fatti i complimenti l’un l’altro. Lui a differenza mia è un professionista: subito dopo la partita (anzi già durante) mi sono complimentato con lui per il goal e l’ottima prestazione. Colgo l’occasione per salutarlo e ribadire che ho molta stima di lui.

Nicola, cosa vuoi dire ai tuoi cugini che ogni domenica ti incitano a entrare in campo?

Vorrei ringraziarli per la fedeltà e l’entusiasmo, senza di loro non sarebbe la stessa cosa.

Come gestisci la pressione degli sguardi su di te?

G: Non penso di essere così osservato. In ogni caso cerco di stare sempre concentrato su quello che faccio così da staccarmi dalle pressioni esterne.
N: Cerco di non farci caso, anche se alcune volte è difficile.

Gli applausi degli spettatori sono forse la migliore carica di energia. Come hai reagito le prime volte?

G: Le prime volte mi faceva l’effetto contrario, quasi mi intimorivano perché avevo paura di deluderli. Adesso mi caricano tantissimo. A tal proposito vorrei fare una menzione a tutti coloro che, numerosissimi, ci seguono ogni domenica: il calore che ci state dando e l’affetto che ci state dimostrando è invidiato ovunque. Per cui vorrei fare un ringraziamento particolare al nostro dodicesimo uomo in campo, la tifoseria.
N: Ho sempre cercato di dare il massimo, gli applausi e il calore del pubblico sono sicuramente d’aiuto.

Gentile

Giovanni in campo – Credit: Marco Villella

Qual è la cosa più assurda che tu abbia mai visto in campo?

G: Vedere giocare 90minuti Andrea Villella senza infortunarsi. [Ride]
N: Un tunnel di testa fatto da Francesco Mastroianni (il grande!).

Il tuo punto debole in campo?

G: Mi manca un po’ di cattiveria, forse…agonistica ovviamente!
N: La distrazione.

Un aggettivo per mister Cerqua:

G: Ne avrei tanti, conoscendolo da una vita! Si parla di pallone, quindi, su tutti, direi professionista.
N: Pragmatico.

Uno per mister Cicerone:

G: Pacato…scherzo! Grande amico con grande esperienza: un motivatore con le buone maniere!
N: Qualcuno in un’altra intervista ha detto uomo di chiesa, beh mi sembra azzeccato!

Grazie ragazzi! Salutatevi come fate di solito!

G: Ciao Bello!
N: Un saluto a Giovanni!

 

 

Un centrocampo per due! ultima modifica: 2019-04-03T09:25:24+02:00 da Asd Conflenti

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