Conflenti oltre a essere un luogo magico e pieno di fascino sfoggia nelle sue antiche costruzioni pubbliche e private dei bellissimi portali. In pietra tufacea intagliata, sono da attribuire a maestri scalpellini locali. I quali hanno attinto a piene mani al repertorio ornamentale di Rogliano del Settecento e dell’Ottocento. Tutt’oggi la maggior parte dei portali è in ottimo stato. Se ne possono ammirare mentre si passeggia per le vie del paese. Scopriamoli insieme!
Alla scoperta dei portali
Ciò che caratterizza i portali di Conflenti è la sobrietà. Molti di essi sono simili sia nell’impostazione sia nell’esecuzione tanto da poter essere sovrapponibili. Altri mostrano una maggiore articolazione a “doppia fascia decorata” probabilmente in considerazione della posizione economica o sociale dei proprietari. In fine ci sono quelli che si discostano dalla quasi serialità dei motivi ornamentali con impianti e intenti scenografici e monumentali direttamente rapportabili alla posizione delle famiglie nobiliari.
Partale “du paracu” don Stefano Stranges. Credit: Egidio Baratta
Basamento pronunciato con semplici motivi a riccioli, unica fascia scanalata, motivi litoformi stilizzati sopra e sotto la mensola d’imposta. La chiave di volta quasi pronunciata con tralci o almette o riccioli o volute affrontate. Questi i motivi ricorrenti per i portali di casa Paola in via Vittorio Emanuele, di casa Scalzo in via Marconi. Ma anche di casa Politano e Mastroianni in via Garibaldi, di casa Gentile di via Vittorio Emanuele. Di casa Giudice e Stranges nella discesa Piro.
Proseguendo per le vie del paese
Un’impostazione più elaborata la presentano i portali di casa Pontano, Isabella e Cicerone in via Garibaldi. Mentre quello di casa Folino, sulla stessa strada, si contraddistingue per le piccole mensole a ricciolo che sembrano sorreggere la mensola d’imposta della seconda fascia.
Interessanti sono i due portali (Casa Talarico e Calabria) situati in via Garibaldi. Considerati tra i più eleganti e di dimensione differente, presentano una prima fascia bombata e una seconda con motivi consueti ma ridotti. Ciò per non togliere importanza alla sobria voluminosità dell’arco. Quest’ultimo è chiuso da una piccola ghirlanda di fiori e foglie poste ai lati della chiave di volta.
Vescio di Martirano
Tale portale si caratterizza grazie a un’impostazione monumentale con un disegno inconsueto in cui si raggruppano due prototipi. È in pietra calcarea e presenta un arco a tutto sesto e una doppia fascia. Assente il basamento per cui il portale si articola direttamente sul piano stradale del quale asseconda la pendenza. Le due fasce sono riunite dai capitelli leggermente aggettanti e modanati e da una chiave di volta a protiride decorata con elementi fitomorfi.
Si può benissimo affermare che l’eredità dei secoli scorsi, il frutto degli ingegnosi “mastri lapicili” è un patrimonio di Conflenti da proteggere e salvaguardare. È da questa cultura che si possono trarre importanti insegnamenti da trasmettere alle generazioni che verranno.