Angela nasce a Conflenti nel 1956. Da piccola frequenta il laboratorio di ricamo dalle suore, poi va a ra mastra e successivamente impara anche il mestiere de cistara. Si innamora, si sposa e vive una vita coniugale apparentemente felice fino quando, improvvisamente, nel 1980 viene abbandonata dal marito.
Racconta: “I miei genitori rimasero scioccati perché avevo già una bambina di 10 mesi ed ero di nuovo in attesa. Fu un vero scandalo! La mia paura era: E ora cosa dirà la gente?! Invece mi ritrovai circondata e confortata dai miei amici più cari, dai miei vicini di casa, dai miei fratelli e dai miei genitori.
Angela e la sua forza d’animo
Essere traditi è una sofferenza infinita che ti condanna al silenzio. Un dolore che mi tenevo dentro ma che avrei voluto urlare al mondo. Non ero felice ma non lo dimostravo avevo tre figli a cui badare e da far crescere in serenità. Non volevo che questo mio dolore li turbasse, meritavano di vivere un’infanzia spensierata e felice come tutti i bambini della loro età”.
I suoi genitori l’accolsero nuovamente in casa. Lei lottò con tutte le sue forze per dare dignità alla sua famiglia e per insegnare l’onestà ai suoi figli. Iniziò a lavorare senza tregua. Lavorò per quattro anni nella mensa scolastica e successivamente si dedicò alla cura degli anziani: Trionfo Pascuzzi, Cicciu Ciminu, Michele ‘u segnu, Ciccu ‘e Calusciu e tanti altri.
Negli anni ’90, dopo una lunghissima malattia, perse il padre e nel giro di pochi anni la madre si ammalò gravemente. Abbandonò il lavoro per dedicarsi completamente alla cura della sua amata mamma e con i sacrifici necessari per assisterla trova anche la forza per sopportare il dolore di vederla spegnersi a poco a poco. A tutto questo si aggiunge il dolore della perdita prematura del fratello Umberto, al quale era particolarmente legata e dopo poco tempo, nel 2018, anche dell’altro fratello Bernardo.
L’amore ritrovato
Con il volto scavato dalla sofferenze, le mani deformate, la forza inizia ad abbandonarla. Subisce un intervento al cuore e per questo viene spesso aiutata dalla figlia. Ma quando tutto sembra ormai perso incontra Gioacchino. Sono vicini di casa ed entrambi vivono da soli. Piano piano iniziano a frequentarsi e tra di loro scocca la scintilla.
Con i figli ormai grandi e senza più ansie, finalmente, Angela può dedicarsi a se stessa e vivere un rapporto equilibrato con la persona amata. Certo, la mancanza di salute porta anche fragilità alla sua vita ma il suo ingrediente chiave è l’ironia. Non fa progetti per il futuro ma si gode il presente vivendo serenamente questo nuovo amore.
