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San Valentino, la festa dell’amore ai tempi dei social

San Valentino

L’autrice di questo articolo è Desyré Celeste che ci racconta San Valentino, la festa degli innamorati, attraverso i suoi occhi di ragazza che vive nell’era dei social network.

La festa dell’amore ai tempi dei social

Oggi gli amori tessono i social di emoji colorate e frase fatte. Diventano una vetrina dove scegliere il tuo tipo ideale tra una grande varietà di persone. Infatti, basta un like per attaccare bottone e in un click accendere o spegnere una relazione. Oggi, attraverso le videochiamate ci si può incontrare virtualmente più volte al giorno. Richiede meno sforzo di una vera conversazione ma sicuramente non dà lo stesso risultato.
I social media sono un ottimo strumento per comunicare ma non per cercare l’amore che oramai non è più quello di una volta. Sono finiti i tempi della ricerca e del corteggiamento. Non esiste più la piacevole attesa del fine settimana quando ci si poteva finalmente vedere. L’amore aveva i suoi tempi e si doveva coltivare giorno dopo giorno attraverso lettere scritte o bigliettini scambiati tra compagni.

San Valentino ai tempi di mia nonna

Ai tempi delle nostre nonne quando un ragazzo veniva colpito dalla folgorante bellezza di una fanciulla e dai suoi capelli che il vento avvolgeva in mille nodi, nascevano canzoni e versi d’amore. Sentimenti importanti che si esprimevano attraverso la musica e le canzoni popolari. E se i genitori si accorgevano di un innamoramento la ragazza veniva strettamente controllata e sottoposta al terzo grado. Spesso si incaricava pure u mastru, dove la figlia andava a bottega, di tenerla d’occhio.

Amore San Valentino


Prima dell’avvento dell’era digitale, al riparo dalla tecnologia, i giovani si scambiavano i messaggi d’amore tramite le canzoni, quasi tutte composte nell’immediatezza; nascevano spontanee bastava poco per essere ispirati. Altra epoca! L’amore e il corteggiamento si esprimevano a ri mmucciuni. Per un giovane ragazzo l’unico modo per manifestare il suo amore era quello di andare sotto la finestra dell’amata a farle una serenata.

I menestrelli d’amore di Conflenti

Nonna Angela mi racconta che a Conflenti spiccavano due menestrelli d’amore: Giuanninu e Gesaro e Michele Celeste entrambi muratori. Dotati di capacità espositiva e di grande espressività. Quasi sorprende come un popolo di contadini ed artigiani senza alcuna ombra di cultura, abbia potuto offrire serenate di tale poesia ed intensità. In tempi in cui molti matrimoni erano combinati e la donna passava direttamente dalla tutela del padre a quella del marito, si cantava l’amore. L’amore felice, negato, contrastato, disperato e si mandavano messaggi “in codice”. Era difficile per i due giovanissimi innamorati vedersi e riuscivano a parlarsi solo con bigliettini lasciati in posti prestabiliti, di solito in buchi nei muri o tramite gli amici. È vero i tempi cambiano e la fiaba del principe azzurro si evolve continuamente. A San Valentino abbandoniamo il digital. Regaliamoci ancora una rosa o un cioccolatino e lasciamo che le farfalle continuino a volare nello stomaco.

San Valentino, la festa dell’amore ai tempi dei social ultima modifica: 2022-02-14T09:00:00+01:00 da Redazione

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