Oggi vi parliamo della chiesa di San Nicola, la più antica del nostro paese. Ormai chiusa perché decadente è un pezzo fondamentale della nostra storia, nata insieme al primo nucleo abitato di Conflenti già nel XI secolo.
Le costruzione della Chiesa di San Nicola
La chiesa di San Nicola è il più antico edificio di culto di Conflenti. Nasce su un antico cenobio basiliano dell’undicesimo secolo. Nei registri vaticani la prima notizia di questo edificio risale intorno al 1200. Si tratta di un invito a nominare un economo. Altre fonti, invece, indicano come data di costruzione il 1400. Nei secoli, intorno a essa si è sviluppato il borgo antico del casale. Ha superato incendi, guerre, alluvioni e terremoti. Ha subito varie ristrutturazioni, le ultime due negli anni 40 e 50. Fino agli inizi degli anni sessanta la chiesa era perfettamente funzionante. Vi si tenevano matrimoni, funerali, cresime, comunioni e tutte le feste religiose e venivano a celebrarvi anche predicatori di fama.
L’interno diroccato della Chiesa di san Nicola – Credit: Egidio Baratta
L’intervento di Don Riccardo
Verso il 1964 il parroco del tempo, don Riccardo Stranges, decise di operare una ristrutturazione. Spostò gli arredi sacri e la statua di San Nicola nella chiesa di Loreto e vendette anche l’organo a canne. Don Riccardo aveva ricevuto da un amico, che lavorava al genio civile, la promessa che lo avrebbe aiutato a ottenere dei finanziamenti. Ma, anche scrivendo diverse lettere e andando di persona, non riuscì a ottenere nulla. Nello stesso periodo, la chiesa fu sconsacrata. Morto don Riccardo, nessuno si interessò più della cosa e la chiesa andò inesorabilmente in declino diventando il rudere che vediamo adesso.
Particolare dell’interno della chiesa – Credit: Egidio Baratta
La situazione è stata anche aggravata dal dissesto idrogeologico che interessa tutta la zona. Per risolvere il problema sono state fatte delle briglie a monte e a valle e lungo il fiume sottostante, per contenere la progressiva discesa del terreno. Lavori che, però, non hanno ottenuto i risultati sperati. Le fondamenta e il tetto videro altri interventi ma mai nulla di veramente efficace. Ora l’attuale amministrazione comunale sta approntando un nuovo progetto di riqualificazione con la collaborazione del professore Pierluigi Grandinetti, docente di Composizione architettonica dell’università IUAV di Venezia. Ma questa è un’altra storia…
Veduta della chiesa di S. Nicola – Credit: Egidio Baratta