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“Ppè ra Santa Cannilora…”

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Esattamente 40 giorni dopo il Natale si festeggia a Cannilora. In questo giorno, attraverso la benedizione delle candele si intende ricordare la Purificazione di Maria e la Presentazione di Gesù al tempio. Anticamente questa festa, era molto sentita dai fedeli. Tale ricorrenza veniva celebrata nella chiesa di Sant’Andrea. Le donne ammantate negli scialli si recavano in chiesa per benedire le candele poi portate a casa e conservate per essere riaccese durante i Rosari serali, nel corso di un temporale e per preservare il raccolto da eventuali grandinate. Il giorno dopo, nel mattino del 3 febbraio, festa de Santu Vrasi , era tradizione recarsi alla Messa e inginocchiarsi per il rito della benedizione della gola, attraverso le due candele benedette messe a croce.

Candele

Un giorno questo ricco di predizioni che rievoca memorie di una vita semplice, a contatto con gli animali e la natura. Quindi come recita l’antico proverbio “Ppè ra santa Cannilora du viernu simu fore ma si chjoiva o tira vientu aru viernu simu intra.”
Dunque se in questo giorno avremo il sole non resta che fare il conto alla rovescia verso la primavera , in caso contrario con la pioggia e il vento non resta che rassegnarci a sopportare ancora per un altro mese il freddo invernale.
Inoltre, non dimentichiamo che la tradizione contadina, legata alla date che scandivano la vita in campagna, non sbaglia mai per cui c’è da sapere che “Ppè ra Cannilora a gaddrina ncigna l’ova” e ca du viernu nun simu propriu fore pecchi “frivaru è nu pocu duce e nnu pocu amaru” puru ca sparte gualu. Inoltre “Quantu sule spanna nive mpanna”.

“Ppè ra Santa Cannilora…” ultima modifica: 2024-02-02T08:00:00+01:00 da Lucy Stranges

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