Come ogni paese meridionale che si rispetti, a Conflenti non si rinuncia a preparare la salsa di pomodoro per tutto l’anno. È una tradizione molto antica, che si tramanda da madre in figlia. È considerata un appuntamento fisso di fine agosto, inizio settembre. Ogni famiglia fa la salsa utilizzando il proprio metodo, perfezionato negli anni. C’è chi la fa con la “febbre”, facendo bollire la passata di pomodoro con il sale e imbottigliandola subito. Chi sceglie di ridurre semplicemente i pomodori in salsa per poi fare bollire le bottiglie in grandi recipienti e chi utilizza i pomodori prodotti dal proprio orto. In tutto ciò vi è un elemento che accomuna tutte le famiglie: la condivisione.
Una tradizione che si tramanda
Quando arriva il momento di fare la salsa si chiamano a rapporto gli amici e i parenti. Più persone ci sono minore è il tempo di preparazione. C’è da dire che in compagnia il lavoro diventa più leggero, divertente. E quando la salsa è pronta, è usanza trascorrere un pranzo a base di spaghetti conditi con la prima salsa di pomodoro passata in giornata, consumata con olio, sale, basilico e peperoncino piccante. Un momento importante per apprezzare la buona riuscita della conserva. Il momento ideale per preparare le scorte per l’inverno è sicuramente l’estate. Che si tratti di verdure sotto olio, essiccate o conserve, in ogni famiglia, si cerca di produrre scorte che durano fino all’estate successiva.

Si immagazzinano sapori, profumi e colori e si mettono in barattolo in modo da usufruirne nel triste inverno. È una di quelle tradizioni che si ricorda da quando si ha memoria. In una calda e serena giornata di agosto o inizio settembre, nonne, zie, parenti, si dedicano alla lavorazione del pomodoro. A ognuno spetta un compito diverso, c’è lavoro per tutti. Solitamente la passata di pomodoro si conserva liscia, senza alcun condimento. In questo modo sarà la base ideale per preparare qualsiasi tipo di sugo durante il freddo.
Preparazione della salsa di pomodoro
Il primo passaggio da fare, anche il giorno prima, è lavare le bottiglie per la conserva in modo accurato. Nel caso disponiate già delle bottiglie di vetro, acquistate i coperchi e non riutilizzate quelli dell’anno precedente.
La mattina stessa occorre lavare i pomodori, privarli del picciolo, inciderli e schiacciarli eliminando un po’ d’acqua e di semi. Fate cuocere i pomodori nella pentola per il tempo necessario. Farli scolare e raffreddare leggermente e passarli poi alla macchina passapomodoro che separa le bucce dalla salsa. Oggi questo strumento elettrico ha ridotto e semplificato la lavorazione del pomodoro. Un tempo, invece, questo procedimento veniva effettuato manualmente.

Una volta pronta la salsa, imbottigliatela, lasciando un paio di cm dal bordo della bottiglia e chiudetela subito con il tappo. Riponete le bottiglie nella pentola capiente avendo cura di separare le une dalle altre con degli strofinacci per evitarne la rottura durante la cottura. Aggiungete acqua nella pentola e lasciate bollire per 30 minuti circa. Fate raffreddare. Prima di conservare le bottiglie occorre controllare che il sottovuoto sia avvenuto correttamente spingendo con un dito al centro del tappo. Se sentite il classico “clac”, l’operazione è riuscita correttamente. Conservate in luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce del sole.