San Mazzeo, Serra D’Acino, Annetta, Costa e Lisca. E ancora: Passo Ceraso, Stranges, Vallone Cupo, Sciosci, Calusci e Abritti. Da piccoli le recitavamo come una poesia. Sono le frazioni, il cuore verde di Conflenti. E ci sono tantissime altre località e contrade dai nomi e caratteristiche particolari. La Querciuola, Agurialli, Annetta, Cona, Piano Croce, Spernuzzata, Franco. Carrara, Pastine e Crapili. E poi Muraglie e Cirignano da un versante, e Termini, Serra d’Urso dall’altro. È un po’ triste pensare che alcune di queste sono quasi del tutto abbandonate. Quasi più nessuno vive nelle vecchie case. Pochissimi camini accesi. E solo un tenue odore di cibi appena sfornati per le stradine ormai diroccate. Ma Conflenti trova sempre nuovi spunti per ripartire e stupire abitanti e visitatori. Nei giorni di sereno, per esempio, tra le montagne, si può scorgere uno spicchio di mare che regala tramonti indimenticabili. Bisogna imparare a guardarlo con occhi diversi.
![Frazioni: Insegne](https://cdn-media.italiani.it/site-conflenti/sites/5/2020/06/insegne.jpg)
I confini
Disteso su una collina a 540 m sul livello del mare, il nostro territorio si estende su una superficie di 29,34 km². La frazione più popolosa, San Mazzeo, ha diverse attività commerciali, bar e ristoranti. Ha anche una chiesa, dedicata a Sant’Anna, una delegazione comunale e, una volta, anche la Posta. Si estende fino a toccare il comune di Lamezia Terme, da un lato, e Martirano Antico dall’altro. Ma l’intero territorio confina anche con i comuni di Martirano Lombardo, Decollatura, Motta Santa Lucia e Platania. Ed è lasciando i Cujjianti suprani e incamminandosi per San Mazzeo che si attraversa la maggior parte delle frazioni.
![Frazioni: la chiesa di sant'Anna a san Mazzeo](https://cdn-media.italiani.it/site-conflenti/sites/5/2020/06/santanna.jpg)
Agricoltura e pastorizia
Una delle attività principali praticate dai conflentesi soprattutto in queste località periferiche, ma anche nel centro, è l’agricoltura. Immensi terreni sono coltivati con legumi e ortaggi. Un tempo venivano piantati anche campi di grano. Da non dimenticare gli alberi da frutto. Chi in questo periodo si è lasciato sfuggire il piacere di raccogliere una ciliegia e gustarla direttamente sotto l’albero? Ancora oggi ci sono famiglie che basano la loro sussistenza sull’attività agricola. I più anziani non rinunciano alla zappa e continuano a coltivare piccoli orti vicino casa per deliziare con prodotti a chilometro 0 i propri cari.
La pastorizia, invece, una delle forme più antiche di allevamento, era un’altra delle attività su cui si basava l’economia conflentese. Principalmente si allevavano ovini, caprini, bovini e suini. Usiamo il passato perché purtroppo, così come per l’agricoltura, anche questa pratica sta scomparendo.
![Campi coltivati](https://cdn-media.italiani.it/site-conflenti/sites/5/2020/06/campi.jpg)
Ma attenzione, scendendo da San Mazzeo, capita ancora oggi di imbattersi in qualche gregge. Infatti, c’è tuttora qualcuno che continua a pascolare capre e pecore e a produrre anche ottimi formaggi. Naturalmente, oggi chi lavora in questi campi lo fa per un consumo proprio, non certo come fonte di reddito.
E nel verde incontaminato che ci circonda, si possono scorgere anche delle arnie colorate. Conflenti, infatti, vanta anche diversi apicoltori. Più che un lavoro, quello delle api, è una passione. Un’occupazione impegnativa e complessa ma che regala tante soddisfazioni. Il miele diventa così un prodotto made in Conflenti.
![Passo Ceraso: una frazione di Conflenti](https://cdn-media.italiani.it/site-conflenti/sites/5/2020/06/passo-ceraso.jpg)
Le frazioni: il nostro polmone verde
Le frazioni e le altre località sparse tra le montagne che abbracciano il centro di Conflenti sono, dunque, un vero e proprio polmone verde. Tra alberi e strade sinuose spuntano, poi, delle mete gettonate per trascorrere del tempo a contatto con la natura. Una di queste è senz’altro la Querciuola, conosciuta anche come Serra Campanara. Il posto sacro dove è stata eretta la piccola Chiesetta a pochi passi dal luogo dove la Madonna apparve al pastorello Lorenzo Folino. Lì vicino è possibile ancora intravedere “a pedata d’a Madonna”. E poi, la maestosa Croce che spicca tra il verde della montagna e l’azzurro del cielo. Visibile anche dall’autostrada del Mediterraneo, segnala la presenza del luogo sacro. A rendere il posto ancora più mistico, la presenza del Monastero e il rifugio Santa Maria della Bellezza.
![Bivio di annetta e querciola](https://cdn-media.italiani.it/site-conflenti/sites/5/2020/06/bivio.jpg)
Per gli amanti della natura, obbligatoria una tappa alla Spernuzzata. Tra alberi alti e fitti, con la possibilità di usufruire anche di un’area picnic e barbecue, c’è una fontana. L’acqua che sgorga è freschissima anche in piena estate. I più temerari e sportivi possono praticare anche sport all’aria aperta, incamminandosi verso la cima del monte Reventino, destinazione obbligatoria per gli appassionati di trekking. Visitando, invece, le altre frazioni, è possibile ammirare antiche abitazioni in pietra. Così come vecchi e ormai abbandonati “castagnari” o “pastillari” usati dai nostri nonni per la lavorazione delle castagne.
Insomma, Conflenti non è Conflenti senza le sue frazioni e le sue numerose contrade e località (sicuramente qualcuna ci sarà sfuggita) che lo rendono ancor di più un posto magico, tutto da scoprire.