Oggi sulle nostre tavole dalla prima colazione alla cena c’è ogni ben di Dio. Anche se spesso ci si lamenta che c’è crisi. Possiamo scegliere tra latte, caffè, cioccolata, orzo per accompagnare biscotti, marmellate, brioche e mille altre cose a colazione. E poi, pasta, riso, carne, pesce. Ogni tanto minestrone e minestra. Salumi, formaggi e latticini. Non mancano mai sulle nostre tavole. E per concludere in bellezza, se ci va, anche il gelato d’estate o una calda camomilla, o the, o tisane in inverno, prima di metterci a letto. Poi magari ci vediamo grassi e corriamo in palestra o dal nutrizionista.
Quando i tempi erano magri ed era difficile mettere insieme il pranzo con la cena, ci si doveva ingegnare con quel che si riusciva a produrre. Bene o male tutti avevano un orto e del bestiame. Ma ci si arrangiava anche con ciò che la natura offriva spontaneamente.
Ma com’era la dieta di un tempo?
Sulla mia tavola al mattino c’era il latte appena munto in cui inzuppavamo pezzi di pane duro. O ricotta appena fatta mista sempre a pezzi di pane. Il caffè era per i grandi e orzo o cioccolata e biscotti e brioche erano rari o addirittura una chimera. A scuola per colazione c’era pane e frittata o formaggio. Raramente salsiccia o soppressata. A pranzo pasta asciutta e insalata. La carne o il pesce una volta a settimana. E, per un primo piatto diverso, pasta mista con vari legumi, che da sempre coltiviamo nell’orto.
A cena la facevano da padrona le patate e le minestre. E quindi patate stufate, bollite o arriganate. Le minestre di cavoli, broccoli, sengre, curine e cucuzze miste a riso e pastine. Ma anche minestroni di verdure varie, spesso anche selvatiche, tipo scalore o taddri ‘e laprista. La merenda era pane e zucchero o un uovo sbattuto. Il gelato solo in estate e i dolci, tipo buccunotti, solo alle feste comandate.
Minestra ccu re curine e cucuzza
Come dicevamo, un piatto unico presente molto spesso sulle nostre tavole era la minestra. La si preparava con qualsiasi tipo di verdura. Oggi vi spiego come si cucina una tipica minestra estiva. Servono patate tagliate a cubetti; fiori di zucca, puliti e interi; zucchine anch’esse a cubetti e curine de cucuzza. Cioè, la parte più tenera della pianta di zucchine. Vanno lavate e private dei filamenti. Preparati tutti gli ingredienti, li mettiamo a bollire tutti insieme in un’ampia pentola con acqua salata. Una volta cotto, scoliamo il tutto e lo mettiamo in una ciotola. Condiamo con uno spicchio d’aglio, un bel po’ di olio extravergine di oliva e basilico fresco.
Una minestra povera, che sa di tradizione, di quella genuina semplicità che spesso manca sulle nostre tavole.