Curare l’orto è un lavoro che tiene impegnato il contadino tutto l’anno, sebbene il clou è proprio nei mesi primaverili ed estivi. È un ciclo che termina e ricomincia, che rispetta le stagioni e la natura. Tra semine, piantagioni e raccolti, scopriamo u mensile e l’uartulanu.
L’orto in inverno non si abbandona
Gennaio è mese di riposo. A febbraio si rinzaffano le fave, l’aglio e i cipollotti e si potano gli alberi da frutto, ai quali si fa anche qualche trattamento per prevenire le malattie fungine. A marzo si zappa la terra per piantare patate primintie, piselli e fave. U primu vennari e marzu si seminano i vurvini di pomodori, melanzane, peperoni, lattughe che saranno pronti verso metà maggio.
Primavera ed estate
A metà aprile si pianta il grosso delle patate e anche surache primintie, zucchine, lattughe, cetrioli e miluni e pane e de acqua. A maggio si pianta il granturco e ma anche pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane, fagiolini, zucche d’inverno, carote, finocchi. Inoltre, se zappulianu e patate e re surache e tutto ciò che è ben cresciuto, iniziando anche i trattamenti per prevenire attacchi parassitari e funginei. E surache vualu puru mprascate.
A giugno se zappulia tuttu l’uartu, se mintanu e rite a ri pimaduari e si continua coi trattamenti, usando concimi e altri prodotti possibilmente biologici per non creare danno alla natura e per ottenere prodotti genuini. Non dimentichiamo che tutto ciò che si è piantato va innaffiato ogni quattro cinque giorni cercando di evitare sia la carenza che la troppa abbondanza d’acqua.
A luglio e ad agosto basta irrigare, fare i trattamenti settimanali, mantenere pulito l’orto dalle erbacce e raccogliere, mangiare o conservare ciò che mano a mano cresce e matura. Ad agosto si piantano anche i vari tipi di cavoli. A settembre si è verso la fine della raccolta dei prodotti dell’orto. Si fanno le ultime conserve di pomodori e pipazzi, si raccolgono le melanzane per fare la giardiniera, si scoccianu e surache toste. Le zucche d’inverno vengono raccolte e conservate e il granturco va cuatu, spodaratu e ammaccatu. Si cavano le patate per poi raccoglierle e conservarle in un luogo asciutto e poco illuminato. Infine, chi ha qualche albero di noccioline le raccoglie e le conserva.
Finire per poi ricominciare
A ottobre si smontano pali e reti di fagioli e pomodori e si pulisce il terreno dai residui della produzione appena finita. Si raccolgono mele, noci e kiwi. A novembre, sul finire del mese, si piantano fave, aglio e cipollotti. E arriva Dicembre, la terra si riposa.