La Festa dell'Emigrato: un legame tra Conflenti e il mondo - itConflenti

itConflenti

COSA FACCIAMO EMIGRAZIONE FESTA

La Festa dell’Emigrato: un legame tra Conflenti e il mondo

Corteo Di Bandiere

Nata nel 1988 per mano di Don Adamo Castagnaro, la Festa dell’Emigrato rappresenta per Conflenti un appuntamento fisso. Segna, infatti, l’inizio dei festeggiamenti in onore della Madonna della Quercia di Visora previsti per l’ultima domenica di agosto. Una sorte di apri pista che va ad anticipare tutti gli altri appuntamenti religiosi attesi non solo dai conflentesi ma anche dai pellegrini che arrivano da ogni parte del mondo.

Com’è nata la Festa dell’Emigrato

Negli anni ’60, e precisamente nel 1962, Mons. Moietta, l’allora Vescovo della Diocesi di Lamezia Terme, dedica il Santuario della Madonna della Quercia di Visora agli emigrati. Di fatto, però, mancava una giornata a loro dedicata. E dovendo questi ritornare ben presto alle loro case, rinunciando a prendere parte alla Festa dell’ultima domenica, Don Adamo decide di riservare loro la seconda domenica del mese. Né troppo presto per gli emigrati ritardatari né troppo tardi per quelli che sono costretti a tornare a lavoro subito dopo ferragosto. Il programma era, e in parte lo è ancora, molto vasto. Momenti di preghiera alternati a momenti di aggregazione.

Emigrato: messa

Bandiere innalzate e cero acceso  –  Credit: Battista Folino

La Festa prima…

Di buon mattino, mentre le campane annunciano l’inizio della Messa, l’Inno di Mameli echeggia all’interno della Basilica, intonato dalla comunità conflentese. Davanti al drappo italiano innalzato, insieme alla bandiera della pace, da due bambini. Segna l’inizio della celebrazione eucaristica che si contraddistingue per l’accensione di una lampada votiva, chiamata appunto Lampada dell’Emigrato, da parte dell’emigrato che manca da più tempo a Conflenti. Nel pomeriggio l’attenzione si sposta sul corteo colorato da bandiere di ogni nazionalità. Queste guidano la processione del Quadro Divino. Anche questa studiata nel dettaglio dal rettore della Basilica Minore di Conflenti. “Fare una processione con la Statua della Madonna risultava essere ripetitiva. Ho pensato, quindi, al Quadro Divino che nella nostra comunità era un po’ dimenticato”. Per finire una serata in compagnia con musica e spezzatino rigorosamente preparato dalla compianta Zia Lella, Raffaella Paola, a capo di altre volontarie.

 

La Festa dell’Emigrato ora

Col passare degli anni, il momento di convivialità serale è andato perduto. Ma quest’anno, ad affiancare la parte religiosa della festa, che rimane invariata, vi è un programma messo a punto dalle organizzazioni che operano sul territorio. Alle 18.00 il Comune di Conflenti, insieme alla Pro Loco, all’associazione “Una Voce tante Voci” e a “Italiani.it”, renderà possibile un incontro via web con gli emigrati di tutto il mondo. Mentre dalle 20.30 in poi, presso Piazza dell’Emigrato”, l’Avis Comunale, in associazione con “ASD Conflenti”, “Conflenti trekking”, “Felici & Conflenti”, cercherà di riprendere la tradizione attraverso un percorso degustativo di prodotti tipici, musica e giochi popolari.

Festa In Piazza Emigrato

Due emigrati ballano durante la festa serale in Piazza dell’Emigrato

Radici salde per sempre

Il tutto per ringraziare e ricolmare di affetto tutti coloro che lasciano Conflenti soltanto fisicamente, mai realmente. Ci piace ricordare il pensiero di un emigrato durante la festa del 13 Agosto 2000, con ospite Otello Profazio:  “Manco in Italia non da 40 anni, ma da 20. Infatti per i primi 20 anni di giorno sono stato in Argentina ma di notte ero sempre a Conflenti”. E allora potremmo forse dire che le loro radici resteranno per sempre ancorate saldamente nel cuore della nostra terra.

La Festa dell’Emigrato: un legame tra Conflenti e il mondo ultima modifica: 2019-08-09T11:32:08+02:00 da Mariateresa Marotta

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top