Che Conflenti sia un paese di emigrati è risaputo. Tanta è la gente partita con la speranza di trovare un futuro più fausto dove potersi per sempre sistemare. Un futuro ignoto che lascia alle spalle la nostalgia delle origini. La stessa che, molto probabilmente, ha avvertito Romeo Floro, conflentese doc. Figlio di Pasqualinu ‘e Pilune e Maria Paluvescia, ultimo di sette fratelli, è uno dei magazzinieri storici dell’ACF Fiorentina, fin dai tempi della gestione Cecchi Gori. Nonché responsabile del centro sportivo della società calcistica di Firenze.
Romeo: da gommista a magazziniere
Nato a Conflenti nel 1959, terminati gli studi di scuola media, decide di seguire il fratello maggiore a Firenze, dove trova la sua fortuna. In poche ore, infatti, passa da gommista a magazziniere. E’ il 2002 quando l’allora sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, l’assessore Giani e il ds Galli piombano in officina da Romeo chiedendogli di seguirli in questa nuova avventura. Una proposta che Romeo, da buon Pilune, non si lascia sfuggire. Accetta subito l’incarico, insieme alla moglie Manuela che ottiene un posto in lavanderia. Di lì a poco la società fiorentina viene acquistata dai Della Valle e ha inizio per Romeo un fantastico viaggio nel Club Viola.

Romeo a lavoro
Magazziniere essenziale per il buon funzionamento della squadra
Distante dal successo e dai riflettori, Romeo entra nel vivo del suo ruolo da magazziniere, essenziale per il buon funzionamento di una squadra. Il magazziniere non si occupa solo della lavanderia, di gonfiare i palloni o preparare le borse e le magliette per la partita. Molto spesso diventa un amico di tutti, soprattutto dei giocatori. Proprio come Romeo. Brioso ed estroverso, impiega poco tempo a farsi amare da tutti. Ed ora che, dopo 17 anni, si chiude l’era dei fratelli Diego e Andrea Della Valle, con la società viola che passa in mano a Rocco Commisso, anche l’imprenditore italo-statunitense ha una grande passione per il nostro compaesano. Sarà perché il neo proprietario viola è anch’egli calabrese (di Marina di Gioiosa Ionica), sarà perché il nostro Romeo si è subito messo a sua disposizione. Certo è che ha trovato, subito, in Romeo un forte punto di riferimento.

Romeo con la dirigenza dell’ASD Conflenti
Fiorentino sì, ma col cuore gialloblù
Una grande privilegio, dunque, per Romeo che con la sua umiltà e disponibilità è riuscito a riscattarsi dopo una vita piena di sacrifici. Gli stessi che gli hanno permesso di far carriera, di lavorare a stretto contatto con i “grandi” dello sport. E di restare, nonostante tutto, attaccato al proprio paese natìo. Di ritornare ogni anno, in estate, anche per pochissimi giorni, qui a Conflenti. Perché nel suo cuore è rimasta l’immagine del suo paese di quando l’aveva lasciato la prima volta.