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Pokerissimo Conflenti a Martirano, le volpi tirannizzano il derby

Spalti

Esistono partite speciali. Attimi che si dilatano all’inverosimile, incastonandosi per sempre nella valle dei ricordi, nell’etereo di emozioni che proprio di quegli attimi vivono e, grazie a essi, riescono a essere uniche, eterne ed indimenticabili. Un derby, per antonomasia, condensa ciascuna di queste sfaccettature. Esprime agonismo, tensione, gioia, rabbia, passione. E poco importa quale sia la sua dimensione – se professionistica o cadetta – perché, al momento del fischio, si trasla di diritto in uno spazio a sé, protetto da ogni cosa, in cui il tempo si ferma e assiste impassibile allo spettacolo, al fianco degli spettatori.

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Conflenti – Martirano, fiori in memoria di Fabio. Crediti: Marco Villella

Conflenti Martirano, dallo Stadio Sergio Colosimo, è la partita, a prescindere dalla classifica, dallo stato di forma, dal rendimento.  Il gesto, molto bello, dei giocatori ospiti di omaggiare Fabio Orlando con un mazzo di fiori, apre simbolicamente le danze sul gioco che lo stesso Fabio amava, che tutti noi amiamo.

Primo tempo del derby

È proprio la cruda realtà a sollevare i gialloblu da quest’atmosfera magica, azzannarli e ricondurli sulla terraferma. Una doccia fredda imposta dal Martirano, che sblocca il tabellino dagli sviluppi di calcio da fermo. Un brivido, sulla schiena rigida della gremitissima tribuna, che tuttavia dura un battito di ciglia. L’ASD nel giro di pochi minuti straborda in area avversaria e piazza un uno-due terrificante targato RubinoCicco. Il primo sfrutta un cross da sinistra, addomestica la sfera col petto spalle alla porta e in girata non sbaglia; il secondo, da parte a parte, concretizza un bel traversone da destra, svetta più in alto di tutti e, di testa, l’insacca.

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Conflenti – Martirano, calcio d’avvio. Crediti: Marco Villella

Il Martirano proverà a ritrovare la scia. Con una punizione che scheggia il palo, ma soprattutto con un tiro fortuito dall’interno dell’area di Mastroianni, di poco fuori, che pone il sigillo sull’unica fase difficile del match. Da qui in poi, non si tornerà più indietro. Da qui in poi, sarà tripudio.

Secondo tempo – dominio Conflenti

Con gli spazi che si aprono, c’è spazio e modo per i velocisti conflentesi di fare veramente male alla difesa martiranese. Non passa molto, dall’inizio della ripresa, prima che da un contropiede non venga offerta palla all’accorrente Perri, bravissimo con una semi ruleta a eludere l’intervento al limite dell’area di un avversario e – smarcatosi – di incrociare il tiro e calare il tris. A questo punto, i climi ballano su due emisferi opposti: Conflenti è in Paradiso, Martirano è frustrato e scoraggiato. Proprio quest’amarezza sfocia più volte in errori banali, uno dei quali sanguinario e all’origine della doppietta di Rubino. Ritrovatosi il pallone sul sinistro, all’altezza del dischetto, ma un po’ defilato, non ha problemi a finalizzare, confermandosi bomber indiscusso di questo fantastico line-up.

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Conflenti – Martirano, durante un’azione Crediti: Marco Villella

Più passano i minuti, più la vittoria è lì, davanti agli occhi e a portata di mano e più sembra che le volpi abbiano birra in corpo. D’altronde, quando tutto gira, trovi voglia ed entusiasmo anche quando il corpo e il risultato non te ne danno più. Da calcio piazzato parte un cross al bacio per Rubino che di testa impatta benissimo, ma trova la risposta pronta dell’estremo difensore. Sulla respinta, però, è lì Serianni, che gonfia la rete. Un gol emblematico, quello dell’allenatore. Dalla teoria alla pratica, dalla panchina al campo, l’apoteosi incontrollabile del trionfo. Un fiume in piena gialloblu che esonda e cannibalizza il derby. Una domenica da sogno, per giocatori e tifosi. Un punto di partenza importantissimo, che si aggiunge alla prima vittoria della scorsa giornata e dà una forma alla sostanza, un motivo d’orgoglio, qualcosa in cui credere.

Pokerissimo Conflenti a Martirano, le volpi tirannizzano il derby ultima modifica: 2020-01-27T09:44:16+01:00 da Giovanni D. Putaro

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