"Nu panaru de cirase" - itConflenti

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Lucy poesie e racconti

“Nu panaru de cirase”

Cirase Ciliegie

La bellezza di salire ncapu è da sempre un’esperienza unica, che unisce l’avventura alla dolce soddisfazione della raccolta. In una giornata serena, con il sole che illumina il cielo e prime cirase majuline russijanu. Prima di iniziare la salita, pripari nu ncinu e nu bellu panaru intrecciato, attaccato a una cima resistente. Controlli che sia na cima bona, perché dovrà sostenere il tuo peso e aiutarti nella discesa.
Inizi a scalare con attenzione, spostando delicatamente e pampine che ti annegliannu la vista. Ogni ramo è una piccola sfida, ma ti muovi con agilità e sveltezza, sentendo sotto le dita la ruvida corchjia dell’albero che è fatta scaddre scaddre. L’odore della natura ti avvolge e l’aria fresca te rapira i polmoni, rendendo l’esperienza ancora più piacevole.

Ciliegie


Mentre sali, pariddre curiuse ti scrutano dall’alto di un cima chjina, già pizzulata, consapevoli che stai per raccogliere quei frutti che loro stessi desiderano. Arrivato ncupu, il panorama tra uarti e vigne è spettacolare ma il tuo obiettivo è davanti ai tuoi occhi: grappoli de cirase zuccarigne lucide e mature pronte per essere raccolte.
Con delicatezza, inizi a staccarle una ad una, mettendole nel panaru. Ogni ciliegia riempie gradualmente il cesto e ne senti la soddisfazione. La magia di manciare de ncapu mentre sei in bilico tra un ramo e l’altro è un lusso che rende l’esperienza ancora più piacevole. Alcune inevitabilmente cadono a terra destinate a chi sta sotto ad aspettare che tu riempia il paniere. Cchjiú manci e cchjiú vorresti mangiare, ma attenzione! Mai lasciarti sopraffare dalla preoccupazione che nella cirasa ci sia l’ospite.Il detto dice che le ciliegie vanno mangiate senza guardarle. Quando il cesto è colmo, lo lasci scivolare lentamente scendendo con la stessa cura con cui sei salito, e quando i piedi toccano di nuovo terra, capisci che la fatica della salita è ripagata dalla dolcezza dei frutti raccolti e dalla consapevolezza di aver vissuto un momento di connessione autentica con la natura. Mi raccomando attento a nun t’abbuffare, la moderazione è la chiave per evitare spiacevoli doglie de panza.
Sempre prudente quannu nchjiani altrimenti rimarrai Ccu ru culu ruttu e senza cirase.

Varietà a Conflenti

Le varietà più famose di ciliegie di Conflenti apprezzate per il loro sapore unico e la loro succosità sono le visciule e zuccarigne. Questi alberi di ciliegie erano parte integrante del paesaggio locale e della tradizione agricola della zona.
Numerosi alberi di ciliegie a ccore crescevano a ru Cuschinu, una località rinomata per la qualità delle sue ciliegie. Il termine core si riferisce a una particolarità della ciliegia con la forma di cuore, apprezzate non solo per il loro aspetto ma soprattutto per il gusto delizioso.

Ciliegie 2

Particolari e cirase pompa dalla polpa chiara e la buccia croccante
La località Carrara era punteggiata da molti alberi di Amarena, che si estendevano quasi fino a Santa Cristina. Le ciliegie nere e amare venivano trasformate in deliziose marmellate.
Ed infine e cirase majuline seppur acquose e meno saporite sono un vero spettacolo della natura. Le prime a colorarsi di rosso sugli alberi, sono irresistibili per chiunque le incontri, ma purtroppo la loro stagione è breve poiché gli uccelli ne vanno ghiotti. Sono un vero tesoro da gustare rapidamente prima che svaniscano.

“Nu panaru de cirase” ultima modifica: 2024-05-24T16:25:14+02:00 da Lucy Stranges

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