Primi giorni ottobrini di un tempo che si allunga, che assomiglia più all’estate che all’autunno. Magica stagione che regala i tepori della bella estate. Il giorno raccoglie gli ultimi raggi di sole lasciando il posto al lento imbrunire. Periodo di foglie cadute, di funghi e “dell’aspro odor dei vini”. Il mese delle mele, delle castagne e delle noci che si staccano dai rami pronte per essere raccolte. Ottobre anticipa i colori che esplodono nei rossi e negli aranci. Stagione profumata di vendemmia e terra arata.
Il volo danzante delle foglie che ondeggiando si posano per terra in un sonno tranquillo formando un tappeto soffice e morbido.

Ronzini sfiancati arrancano tra le strade sterrate carichi d’uva verso i palmenti. Le ultime vespe tra i filari dolci e succosi. La malinconia prende il sopravvento, bestie e uomini a riposo accanto al fuoco. Vecchi ad intrecciare cannistri e nonne a sferuzzare quazietti alla luce del focolare . Spettacolo di immensa bellezza che invoglia il pennello in questa maestosa cattedrale della natura