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“Sulle orme dei padri”: in cammino da Lamezia a Conflenti

sulle orme dei padri

“Sulle orme dei padri” è il pellegrinaggio che domenica 10 settembre, la seconda domenica del mese, ha visto, complice una bella giornata di sole e caldo estivo, quasi un centinaio di persone percorrere a piedi il cammino. L’itinerario dalla Cattedrale di Lamezia Terme si snoda, con soste e ristori, fino al Santuario Diocesano di Conflenti. L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è stata coordinata dal Rettore del Santuario Diocesano di Conflenti e Vicario generale della Diocesi, Don Adamo Castagnaro.

Sull orme dei padri: il dipinto sull'altare della querciola

L’itinerario del pellegrinaggio sulle orme dei padri

Il cammino dei pellegrini è partito subito dopo la Santa Messa celebrata in Cattedrale alle ore 7. Un percorso della durata di circa otto ore. Per un totale di ben venti chilometri attraversando i sentieri, alcuni dei quali particolarmente impervi, che portano da Lamezia a Platania e da Platania a Conflenti. I pellegrini hanno sostato in alcuni punti ristoro, allestiti grazie alla collaborazione dei volontari, in località Mercuri, Sambate e alla Spernuzzata. Tra le tappe del cammino, una sosta per la preghiera nell’amata chiesetta della Querciuola. Costruita sul luogo dove la Madonna apparve per la prima volta a Conflenti nel 1578 al pastorello Lorenzo Folino, chiedendo che venisse costruito un santuario a Visora, nei pressi di una quercia. E al monastero delle clarisse, dove nella cappella del monastero suor Clara, parlando attraverso la grata, ha rivolto un saluto ai pellegrini.

Il significato profondo del cammino

È un cammino lungo e non facile, in particolar modo fisicamente. Ma diventa piacevole per lo spirito con cui viene affrontato. Per le preghiere, i canti, i momenti di riflessione. L’unione che più che mai in questo caso fa la forza e rimpolpa quello spirito di fratellanza e amore che ha spinto tanti giovani partecipanti a dare una mano a chi, tra i più anziani, ha intrapreso questo pellegrinaggio di fede. Diventa così un’occasione per vivere una giornata di preghiera e amicizia fraterna. Percorrendo a piedi i luoghi e le strade che i nostri antenati attraversavano fino ad alcuni decenni fa. Un cammino a piedi per raggiungere il Santuario della Madonna della Quercia di Visora come atto di devozione filiale alla Vergine Maria, in particolare nei giorni della festa.

adamo

Incamminarsi sulle orme dei nostri padri è un modo di rivivere questo cammino, fatto con le gambe ma soprattutto con il cuore. Come metafora della vita cristiana, guidati dalla fede nella Vergine e in Gesù. Che non ci lasciano mai da soli ma accompagnano sempre il cammino della nostra vita. Un percorso che spesso non è diritto ma fatto di salite e discese, di ostacoli lungo la via, di momenti di sconforto e momenti di gioia. Ripercorrere il cammino dei padri non è un fatto nostalgico. Ma un modo per attingere a quella fede che i nostri padri ci hanno trasmesso così da annunciarla e viverla nella nostra quotidianità.

Le parole di Don Adamo

Il lungo cammino si è concluso con un pranzo conviviale offerto dai volontari presenti e dalle parole di Don Adamo. Il suo sogno – ammette – “è quello di vedere un sempre crescente numero di persone coinvolte in questa iniziativa, che già quest’anno ha visto il numero di partecipanti quasi raddoppiato rispetto a quelli dell’anno scorso”. Don Adamo ha infine ringraziato tutti i partecipanti. E tutti coloro che a vario titolo hanno dato una mano nell’organizzazione di questa seconda edizione del cammino “Sulle orme dei padri”. Dando a tutti l’appuntamento al prossimo anno con la terza edizione.

“Sulle orme dei padri”: in cammino da Lamezia a Conflenti ultima modifica: 2017-09-15T10:29:27+02:00 da Valentina Dattilo

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