Suor Giuseppina, arrivò nella nostra comunità il 13 settembre del 1972, dopo aver svolto il servizio di cuoca in alcune scuole materne del nord Italia. Una suora dolce e gentile dal volto sempre sorridente.
In un primo momento iniziò ad aiutare in cucina Suor Elisabetta per poi proseguire da sola negli anni a venire.
Chi l’ha conosciuta ha il dolce ricordo di come, con fare gentile e voce sommessa, si rivolgeva alle persone quasi a non voler disturbare chi la stava ascoltando. Molto schiva e riservata, non partecipava attivamente alla vita della comunità ma trascorreva le sue giornate dividendosi tra la preghiera e la cucina dove amorevolmente lavorava cercando di accontentare i bambini e le sue amate Sorelle.
In tanti ricordano, poco prima del pranzo, i bambini giocare sul terrazzo ed esclamare gioiosi: com’è buona, com’è buona, la minestrina di suor Giuseppina! E ancora oggi si parla della sua minestrina, amata da tanti ma odiata da altri perché si sa, la minestrina non piace ai bambini.
Rammentate mentre passava tra i tavoli del refettorio e distribuiva in un secchio l’aranciata? Ne versava un mestolo in ogni bicchieri rendendo felici i bambini dell’asilo.
Gli abitanti del rione di Santa Maria, ricordano e raccontano del profumo inebriante dei suoi piatti e di come fosse specializzata nel cucinare il “macarello”.
Dopo vent’anni di amorevole servizio nella nostra comunità, venne spostata dapprima a Tropea e successivamente nella sua amata Sardegna dove continuò a prestare servizio collaborando in cucina.
Qualche giorno fa, la nostra cara e amata Suor Giuseppina, alla veneranda età di novantadue anni, è venuta a mancare al nostro affetto.
Oggi, vogliamo ricordarla non solo per la sua dolcezza e per la sua gentilezza ma soprattutto per l’impegno e la dedizione profusi nella nostra comunità.