Con l’arrivo di settembre e la fine dell’estate Conflenti perde un po’ della sua brillante e festosa energia. Finite le feste si pensa al lungo inverno che verrà.
Un tiepido sole riscalda il paesello, semina chicchi di malinconia sui campi arati, mentre un lieve venticello increspa l’aria. Così quando le temperature si abbassano tutto cambia ed il verde estivo lascia il posto ai colori autunnali con il rosso ed il giallo che dominano nei vigneti e i toni del marrone che colorano i noccioli. Niente più giorni di afa soffocante, l’estate se ne va col suo strascico dorato. Gli alberi ormai stanchi si lasciano andare al lungo sonno mentre le foglie si staccano per sfamare la terra. I ricci carichi di castagne fanno sognare padellate di caldarroste profumate.
Lo spettacolo che si presenta ogni sera al tramonto è molto suggestivo. Il cielo terso verso sera si colora in mille strisce viola che si sfaldano all’orizzonte. Un momento davvero magico che segna la fine della giornata.
Le vigne sorridono e si colorano e un tralcio di uva zuccherina lascia in bocca il sapore di un mondo perduto.
La campanella suona! Voci di bimbi coi grembiulini stirati; classi imbiancate di fresco e corse felici all’uscita di scuola. Il profumo del pane buono con mortadella e poi via, nei pomeriggi ancora caldi a cercare gli amici a cui raccontare le vicende scolastiche come se loro non le avessero vissute. Nascondini senza più voglia di correre a cercare rifugio, girotondi festosi, divertimenti di un tempo per bimbi sognanti. Schiamazzi di ragazzi che tirano gli ultimi calci a un pallone, consapevoli che la sera scenderà presto.
Gli uomini ritornano a casa dalla chiacchierata al bar e madri affaccendate a cucinare.
Settembre è un mese speciale che conserva ancora la bellezza dell’estate ma accenna alla nostalgia che porta l’autunno.
