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Sant’Andrea, una delle chiese più acclamate di Conflenti

Sant'andria

La bellissima chiesa di Sant’Andrea Apostolo costruita nel 1500, si affaccia sull’omonima chjiazza ed è tappa obbligata per chi decide di scendere u Piru appinninu. È caratterizzata da una facciata a capanna in cui si apre un importante portone litico tufaceo sormontato dalla figura del Santo titolare in basso rilievo. Il bellissimo portale d’ingresso oltre a sorreggere l’edificio ne dona un aspetto più imponente ed elegante allo stesso tempo. La sommità è costituita da un timpano a forma triangolare, il cui motivo è messo in risalto dalla scritta sottostante «Templum Divo Andreae Apostulo Dicatum

La parrocchia di Sant’Andrea

Sant’Andrea era una delle chiese più acclamate di Conflenti per il ruolo che svolgeva all’interno della comunità religiosa, in quanto era parrocchia e sede dell’annuale festa del Santo patrono. La chiesa richiamava i fedeli alle funzioni delle “feste grandi” e agli eventi civili.
La fortuna di questo luogo è di non trovarsi sulla strada principale ma di giacere un po’ in disparte. Arrivati in piazza, davanti alla chiesa, le case massicce, dai muri spessi nella loro estrema semplicità, sembra quasi la vogliano abbracciare. La chiesa di Sant’Andrea Apostolo è semplice ed elegante e si trova al pari dello stesso piano stradale. Ai lati del portone di ingresso si aprono due porte a molla in legno una a destra e una a sinistra utilizzata come battistero e come vano scale per accedere all’organo.

L’altare maggiore è caratterizzato dall’elevarsi, sopra la mensa, dalla statua lignea imponente , titolare della chiesa, rappresentato mentre porta la croce dietro le spalle secondo l’iconografia consueta. La veste sbalzata con piccole decorazioni floreali lascia scoperto il petto del Santo. Ai due lati si trovano: l’ altare di sinistra per chi entra dal fondo, dedicato al Sacro cuore di Gesu e quello a destra dedicato alla Madonna del Rosario. Alla fine degli anni ottanta furono rinnovati i pavimenti in legno dell’altare maggiore e vennero sostituiti con il marmo.

Le stazioni della via Crucis e gli affreschi

Le stazioni della Via Crucis, in legno sono collocate sulle pareti della chiesa, e sono meta conclusiva della processione del venerdì di Passione. Al di sopra dei quadretti lignei si trovano gli affreschi che ricostruiscono la storia del Santo pescatore scelto da Gesù, sulle rive del lago di Betsaida, a diventare pescatore di uomini. Le aperture finestrate, danno luce alla decorazione policroma del soffitto, vero e proprio paradiso artificiale, al centro del quale putti e angeli, nuvole, e il Dio Santo glorioso permettono una fruizione voluttuosa e seducente dei misteri della fede. Nelle due parete laterali si trovano le nicchie che ospitavano le statue lignee policrome raffiguranti i santi Giuseppe, Antonio di Padova, san Francesco e santa Liberata data in dono da Peppino Garibaldi.

L’organo

L’ organo conserva ancora l’alimentazione manuale e si trova sulla cantoria in muratura sopra il portone principale, appositamente costruita e sostenuta da due colonne in cemento. Aveva accompagnato le varie funzioni liturgiche e nel 2003 è stato protagonista della la cerimonia del mio matrimonio.

Santa Andrea 14

Risentire quelle canne vibrare è stata un’emozione fortissima! L’ organo dona magnificenza, commuove l’animo dei fedeli con la dolcezza del suono.

Il venerdì Santo a sant’Andrea

Il venerdì santo a sant’Andrea si orna il sepolcro con u graniciaddru. Fino a poco tempo fa, adesso molto di meno, un mese prima della Pasqua semi­navano in piccoli piatti, grano o lenticchie che facevano germogliare e crescere nel buio di una cascia. I pallidi e sottili fili giallognoli venivano portati nelle proprie parrocchie il giovedì santo ai piedi dell’altare ornati di fiori e nastri colorati e servivano per addobbare a varetta del Cristo morto portato poi in processione il venerdì santo. I piatti rimanevano in Chiesa fino a tale giorno e subito dopo la funzione, ogni fedele, ne poteva prendere un po’ da portare a casa. I contadini riprendevano le loro ciotole e andavano a piantare il grano nei loro campi perché portava buoni frutti in quanto benedetto.

La processione

Da qui parte la processione della varretta adorna di viole e mammole che crescono spontanee nei giardini e negli affratti dei muri.

Riti Religiosi Venerdi

Innanzi l’Addolorata dal volto pallido e sofferente che al solo osservarla ti perdi nel dolore e nella preghiera. Le sue vesti luttuose ricordano la sofferenza. Per le vie scende un silenzio surreale. I rintocchi delle campane legate vengono sostituiti dal suono roco e mesto d ‘a truaccula e dal canto tradizionale «Santa Madre deh voi fateche le piaghe del Signoresiano impresse nel mio cuore».
Nel primo pomeriggio, come d’abitudine, sono andata a far visita alla bellissima chiesa patronale a pochi passi da casa mia. Oggi subisce un lento abbandono riportando danni consistenti causati da infiltrazioni d’acqua e nel silenzio più assoluto sta andando in malora.

Negli ultimi giorni la canonica è crollata in più punti ed ha ormai trascinato con sé anche una parte dei solai. Le porzioni più danneggiate risultano essere quella a ridosso della aperture esponendo le pareti a infiltrazioni di acqua piovana. Il tetto appare ancora integro per cui basterebbe almeno sostituire le vetrate a un costo relativamente contenuto . Conflenti non può perdere un luogo di fede di tale importanza sia per il suo valore storico artistico sia per l’elevato valore affettivo per l’intera comunità.

Sant’Andrea, una delle chiese più acclamate di Conflenti ultima modifica: 2021-05-22T11:00:00+02:00 da Lucy Stranges

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