Lo sapevi che le fontane di Conflenti non erano dove sono?

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FONTANE LO SAPEVI CHE MEMORIA

Lo sapevi che le fontane non erano dove sono?

Fontana. Pometta Ora

Conflenti è famosa per le sue sorgenti naturali. L’acqua al supermercato si compra di rado. Tra ‘E destre, l’acqua Fhicu, Pumetta, Cicciu Viasciu, Trazzinu, ‘u Francu e la freschissima e purissima Spirnuzzata, dove è obbligo fermarsi per un picnic, c’è l’imbarazzo della scelta. Anche gli abitanti dei paesi vicini si recano spesso a Conflenti solo per fare la riserva di acqua per la settimana.
Ma tu lo sapevi che un tempo le fontane che oggi conosciamo benissimo non si trovavano esattemente nello stesso luogo in cui sono collocate oggigiorno? Te lo raccontiamo.

‘E destre

Fontana. E Destre Ora E Allora

‘E destre, tannu e mo

La fontana dagli archi in mattone su via Garibaldi attualmente si affaccia sulla strada ed è ben visibile da chi percorre la via principale. Un tempo, però, era più nascosta. Si trovava, infatti, dietro la casa di Pino Calabria. La sorgente aveva due fontane. Una un po’ più in alto, ed era utilizzata dalle persone meno agili, che facevano fatica ad abbassarsi e caricare il peso del barile pieno sulla testa. L’altra più in basso,
E’ chiamata così perchè si trova in una zona essenzialemente d’ombra, ‘ara manchia’!

Fontana. Le Destre.

‘E destre, na vota

L’acqua fhicu

Collocata su via Butera, è stata soggetto di trasformazioni e vicende particolari. Da sempre conosciuta come acqua fhicu, per un periodo l’amministrazione comunale dell’epoca l’ha rinominata, con tanto di targa e cerimonia inaugurale, fhuntana e Fruntera, in ricordo e onore di Vittorio Butera. Purtroppo, la popolazione non ha ben accolto questa rinominazione (porchè la vera fontana di Fruntera è un’altra) e ha continuato, e continuerà, a riconoscerla come acqua fhicu.

Fontana. Il murales de l'Acqua Fhicu

L’acqua Fhicu

Prima della costruzione di via Butera, la fontana si trovava una cinquantina di metri più in alto rispetto a oggi. Era anche dotata di due vasche e fungeva, quindi, da lavaturu.
E’ stata, poi, ristrutturata ed è stata costruita alle sue spalle una grande muraglia ondeggiata. Due anni fa, un murales, voluto dall’associazione Felici & Conflenti, ha abbellito la parte centrale del muro.

Pumetta

La fontana di pometta consta di due parti: da un lato abbiamo ‘u lavaturu e, separato con due gradini, la fontana.
La parte del lavatoio è da sempre allo stesso posto. Ha, però, subito delle trasformazioni.

fontana Pometta allora

Pumetta com’era

Un tempo c’erano più vasche, a cui le donne accorrevano per lavare lenzuola, coperte e biancheria. Successivamente, quest’area è stata ridotta e oggi, al posto della vasca più grande, si ergono un tavolo e due panche in pietra verde. Le due vasche più piccole sono ancora lì ma, naturalmente, non sono più adoperte.La fontana vera e propria, inizialmente, era nella parte sottostante dell’attuale via Marconi e si chiamava fontana di Fruntera. Durante i lavori di scavo della strada che porta a Conflenti Superiore, la vena acquifera che portava l’acqua a tale fontana è stata interrotta. Dunque, l’acqua non sgorgava più.
Una volta fatta la strada, si decise di costruire una nuova fontana, come sostituta di quella ormai secca, la quale assunse il nome di Pometta, dal nome di quell’area. Anche qui non ha avuto riposo: è stata, infatti, spostata altre due volte. Una volta, per la necessità di ampliare la curva, è stata posta un po’ più vicino al luogo in cui è ora.

Fontana di Pumetta

Pumetta com’è

Ma solo in seguito il lavatoio e la sorgente sono diventate un tutt’uno e pumetta ha assunto la struttura che ha ora, con tanto di copertura in legno e tegole.
E’ stata, ed è tuttora, testimone di baci rubati e amori nascosti.

Cicciu Viasciu

Fontana. Cicciu Viasciu

La fontata ‘e Cicciu Viasciu

La fontana assume il nome del proprietario del terreno da dove sgorgava l’acqua. Infatti, prima era collocata in una proprietà privata e successivamente, spostata su via Marconi, circa 25/30 anni fa.

Trazzinu

Ma tra tutte queste fontane, l’unica a essere rimasta pressochè uguale a se stessa nel corso del tempo, e sempre allo stesso posto è Trazzinu. Il lavaturu , il più famoso del Casale, era utilizzato dalle casaline  per fare il bucato e portare a casa ogni giorno dell’acqua fresca.
Una curiosità su tale fonte è che, si narra, di essa si servivano gli ebrei per le abluzioni rituali.

Fontana. Trazzinu.

Trazzinu

 

Fonte: Ivana Paola, Egidio Stranges, Francesco Stranges

Lo sapevi che le fontane non erano dove sono? ultima modifica: 2019-03-01T09:00:28+01:00 da Redazione

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