Conflenti Trekking nasce da un progetto di Emanuele Mastroianni, un ragazzo di origini conflentesi che ha avuto il desiderio di far conoscere il territorio. Conflenti Trekking offre ai turisti e ai visitatori la possibilità di conoscere Conflenti e la sua storia passo a passo attraverso il suo territorio.
Ti accoglie, ti sorprende e ti incanta
Conflenti può sembrare un piccolo paesino disperso tra le montagne, ma è un posto pieno di bellezze naturali e storiche da scoprire. È uno dei tanti paesini della Calabria ricco di storia e bellezza uniche: circondato da maestose colline verdi. Ma Conflenti ti accoglie, ti sorprende e ti incanta. Per chi non conosce il suo territorio oppure la storia del paese, camminare per le sue stradine potrebbe essere una semplice passeggiata. Se invece, come turista o visitatore, hai la possibilità di avere una guida con te che ad ogni passo che fai ti racconta la storia di quel posto e i misteri del passato, tutto diventa molto più interessante. Perciò, se visitate Conflenti, una delle prime cose da fare è partecipare alle escursioni organizzate da Conflenti Trekking e immergersi nella storia del paese.
Cos’è Conflenti Trekking?
Conflenti Trekking nasce nell’aprile del 2013. Giuridicamente è un’associazione, ma per Emanuele –il suo ideatore– è un progetto in continua evoluzione che, grazie allo sport, dà alla comunità e al territorio l’opportunità di migliorarsi. Conflenti Trekking si basa su tre aspetti separati. Il primo di questi è l’escursionismo, che porta turisti nel territorio di Conflenti e sul Monte Reventino creando cosí un turismo sostenibile grazie alle bellezze naturalistiche, ai panorami, al centro storico e alla storia di Conflenti.
Il secondo punto riguarda i servizi sportivi proposti a chi vive a Conflenti, in modo che tutti, soprattutto i giovani, possano avere la possibilità di fare sport e attività per divertirsi stando in forma. Infine il terzo obiettivo: fare in modo che il turista eviti di allontanarsi da Conflenti durante il periodo estivo, regalandogli attività di svago e passatempo che rendano piacevole il suo soggiorno conflentese grazie al famoso “Conflenti Sport”. “Questo progetto, secondo noi porta progresso se mantenuto costante e se i tasselli che lo costituiscono non vengono rimossi. Mi spiego, tutte le attività in essere convivono verso un unico obiettivo: rinunciare a un’attività già avviata significa allontanare l’obiettivo prefissato di tutto il progetto”, racconta Emanuele.
Cosa ti piace di più su questa iniziativa?
I risultati. Vedere 15-20 escursionisti che si fermano a prendere il caffè al bar oppure che si siedono a mangiare in un locale conflentese per me è un grande successo.
Emanuele ci racconta che tutto ruota intorno alla fiducia che le persone pongono in te. “Se non ci fosse stato un sostegno morale tante volte avrei mollato. Coloro che mi danno la forza sono i ragazzi che ho deciso di avere vicino in questa lunga strada e che ringrazio con tutto il cuore”, dichiara.
Cosa piace di più ai turisti che partecipano alle giornate di trekking?
L’accoglienza e l’organizzazione. Qualsiasi cosa poni all’attenzione di un turista, in base a come la offri, viene recepita e quindi apprezzata. A ogni singolo escursionista devi dare tutto te stesso.
L’importanza socio economica di Conflenti Trekking sul territorio
Conflenti Trekking è nata con il principale obiettivo di migliorare le condizioni economiche e sociali di Conflenti. L’Associazione organizza eventi che ruotano intorno allo sport. Fin dalla sua fondazione, Conflenti Trekking ha organizzato più di 70 eventi in 5 anni. Per quanto riguarda le escursioni, se ne organizzano mediamente 15 all’anno. Tutte queste iniziative offrono al paese la possibilità di avere più attività durante tutto l’anno.“Il fatto è questo, Conflenti Trekking crea condizioni tali che l’attività non può essere definita evento. Per esempio: il calcetto o il fitness sono attività che coinvolgono i partecipanti dalle due alle tre volte a settimana”, aggiunge Emanuele.
Cosa significa per Conflenti avere una associazione come Conflenti Trekking che valorizza il suo territorio?
Emanuele: Un’opportunità. Stiamo mettendo in campo tanti progetti insieme ad altre associazioni calabresi, una di queste è il Cammino di Gioacchino da Fiore. Un percorso che da Lamezia Terme giunge a San Giovanni in Fiore attraversando il Parco Nazionale della Sila. 100 km che rappresenteranno in Calabria quello che in Spagna viene chiamato Il Cammino di Santiago di Compostela. Un altro progetto che sta per essere avviato riguarda le fasce deboli presenti nel Comune. E poi ancora… tanto sport senza tralasciare quello già avviato.
Trekking 2018: prossime escursioni
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PhotoCredit immagine di copertina: ASD Conflenti Trekking.