A circa metà di Via Marconi, su un’alta e ampia scalinata, scavata nel costone collinare per compensare il dislivello tra il piano strada e la quota superiore, sorge il Municipio.
Il sito è stato deciso dal primo Sindaco del paese Nicola Butera, eletto alle prime elezioni della Repubblica. Poiché l’amministrazione comunale risiedeva nella casa privata di una delle famiglie più facoltose di Conflenti Inferiore, agli estremi opposti di Conflenti Superiore (il Casale), il Sindaco giudicò opportuno dotare il Comune di un apposito edificio e di ubicarlo nell’intervallo territoriale dei due plessi che costituiscono il borgo.
La centralità del Municipio ha un forte valore simbolico e politico importante per la storia di Conflenti, il cui nome plurale (in dialetto evidenziato dall’articolo: i Cujjìenti) svela la sua originaria divisione in due realtà autonome, che per la vicinanza geografica, come spesso succede, sono state scenario di collaborazione e scambi ma anche di rivalità e malcelati antagonismi protrattisi anche dopo l’unificazione.
Il Sindaco Butera pose le fondamenta senza riuscire a realizzare il Municipio nei suoi tempi amministrativi, ma la sua collocazione, appositamente scelta, documenta i valori conferitigli di unità del paese e di parità della popolazione nei confronti del potere politico.