“Sono onorato di presiedere questa solenne concelebrazione eucaristica che dà il titolo di basilica minore pontificia a questo splendido santuario di Conflenti dedicato alla Madonna della Quercia. Così diventa un segno tangibile il legame con la Chiesa di Roma”.
Il santuario elevato a basilica minore pontificia
Sono le parole pronunciate dal cardinale Robert Sarah, prefetto della congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, durante il solenne rito religioso che ha consacrato ufficialmente come basilica pontificia minore il santuario della Vergine di Visora a Conflenti, tra i monti del Reventino calabrese. Il porporato ha presieduto la liturgia alla presenza del pastore diocesano mons. Luigi Cantafora, del vescovo emerito mons. Vincenzo Rimedio, dal rettore del santuario don Adamo Castagnaro e di una nutrita rappresentanza del clero lametino. Ad accoglierlo nel centro montano della provincia di Catanzaro, oltre alle autorità religiose, anche molti esponenti delle istituzioni locali e regionali, i sindaci del comprensorio montano e i rappresentanti delle forze dell’ordine. A far festa per l’elevazione a basilica del santuario, migliaia di fedeli che hanno esultato per lo storico evento. Rivolgendosi al popolo di Dio, il cardinale ha affermato: “Dobbiamo imparare a essere silenziosi, dobbiamo imparare a pregare per vivere la sacralità dell’eucarestia. Oggi il Signore ci ha portati qui per aiutarci a riscoprire il valore della Chiesa”.
La devozione alla Madonna della Quercia
L’alto prelato ha poi aggiunto: “Questa basilica è il simbolo di ciò che si ama. Uscendo da questa chiesa portiamo Dio dentro di noi. D’ora in avanti chi viene qui, in questo luogo, deve uscire come creatura nuova che sperimenta la compagnia della Beata Vergine Maria”. Il cardinale Sarah ha esortato la comunità dei fedeli a pregare per lui e ad affidarsi sempre a Maria “donna umile. Impariamo ad essere umili come lei – ha detto il porporato – perché questo ci avvicina a Cristo, mite e umile di cuore”.
Il saluto della Chiesa lametina
Il vescovo Cantafora, nel concludere la cerimonia religiosa, ha sottolineato: “In questa basilica si pregherà per il Papa e per la Chiesa universale. Qui palpita il cuore mariano della nostra diocesi”. Il presule ha ricordato come “nel corso dei secoli da Conflenti si sia diffusa in Italia e nel mondo la devozione per la Vergine di Visora. Qui è sorto il monastero delle Clarisse, luogo di silenzio e di preghiera – ha asserito mons. Cantafora – Qui impariamo, come dice Papa Francesco, che la Chiesa non ha bisogno di mondanità. Ma di silenzio e preghiera”. Il pastore della Chiesa lametina si è poi rivolto personalmente al cardinale Sarah con queste parole: “Lei è fatto di un’altra pasta. Abbiamo bisogno di uomini che amano il silenzio, non di uomini che denigrano la Chiesa. Conoscendola – ha aggiunto Cantafora – ho potuto constatare che lei la carriera non l’ha mai vista, per lei esiste solo il servizio. Il signore – ha concluso il vescovo diocesano – dia a ciascuno di noi la forza di seguire la Vergine Maria”.
L’accoglienza della comunità locale
Al suo arrivo l’alto prelato è stato accolto dal sindaco di Conflenti Serafino Paola che ha salutato il cardinale “a nome dei conflentesi presenti e anche di quelli emigrati in tutto il mondo che hanno lasciato qui le loro radici e i loro affetti. In questo giorno di letizia per questa comunità – ha dichiarato il sindaco – vorrei permettermi di volgere il mio sguardo deferente proprio a Sua Santità Francesco per invitarlo a Conflenti a celebrare l’eucarestia. So che questo desiderio appare come un sogno di difficile realizzazione ma – ha rimarcato il sindaco – prego la Madonna affinché interceda per far sì che il Santo Padre valuti positivamente questa eventualità”. Il primo cittadino conflentese ha ringraziato anche il vescovo Cantafora “per l’attività pastorale svolta in diocesi con equilibrio e saggezza”. Un grazie per la rilevanza data in questi anni a Conflenti, sede del santuario divenuto basilica, del monastero delle Clarisse e della chiesetta della Querciola dove la Madonna apparve nel 1578: luoghi sacri che costituiscono fulcro della spiritualità mariana in Calabria.