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Racconti di quando i soldati tedeschi vissero ari Tiarmuni

Casino e villa Montoro: dove stettero i tedeschi

Forse non tutti sanno che Conflenti fu terreno di guerra durante il secondo conflitto mondiale. Che qui vissero i tedeschi e che ci furono anche dei bombardamenti. Una pagina difficile della nostra storia, che chiunque abbia vissuto quegli anni ricorda, con amarezza. E in questo periodo in cui stiamo attraversando una situazione che molti hanno definito “da guerra”, vogliamo raccontarvi alcune vicende che si susseguirono nel nostro territorio agli inizi degli anni ’40.

I tedeschi a Conflenti

Sul finire della seconda guerra mondiale una compagnia di tedeschi, con cavalli, carri, camion e armi di ogni genere, giunse in località Termini, a Conflenti. Nel giro di poco tempo s’impadronì del casino Montoro e di tutte le case e le stalle dei coloni che, da quel momento in poi, furono costretti a servirli. Inoltre, requisì tutto il grano, la farina e il cibo per servirsene durante la permanenza e poi per la ritirata, privando, dunque, i poveri abitanti di quelle terre dei più scarni mezzi di sostentamento. I tedeschi cercarono, invano, di stabilire un rapporto con la popolazione del luogo. Un giorno, addirittura, cucinarono della pasta per i coloni. Ma quest’ultimi, non credendo nella buona fede dei soldati e, anzi, pensando che fosse avvelenata, non la vollero mangiare e la buttarono in un fosso. Da quest’avvenimento in poi la convivenza s’inasprì.

La ritirata e il rapimento

Finalmente, arrivò il momento in cui la compagnia dei tedeschi decise di levare le tende. Ma la bontà non era affatto una loro virtù. Pertanto, pensarono di compiere l’ennesima malefatta nei confronti dei poveri coloni che ne dovettero patire la presenza. Il capo dei tedeschi, infatti, durante una serata di ballo organizzata per allietare i soldati, s’invaghì di una bella ragazza, figlia di coloni, e ordinò ai suoi uomini di rapirla per portarsela con sé.

Com’è oggi il ponte sotto al quale si rifugiarono i coloni

Ma i coloni con zappe e forconi si ribellarono e loro, pressati dal nemico che avanzava, desistettero e la lasciarono libera. Ma la pace e la tranquillità che si sperava di raggiungere con la dipartita dei soldati, non arrivò nell’immediato.
Infatti, gli aerei dell’alleanza solcarono i nostri cieli per bombardare i tedeschi. I coloni riuscirono, per fortuna, a rifugiarsi sotto un ponte di pietra, ancora esistente vicino casa mia, lungo la strada per Decollatura. Purtroppo, però, “a ru chianu e Marignanu” i due fratellini Todisco, ignari del pericolo, correvano salutando gli aerei. Uno di questi, scambiandoli per nemici, falciò le loro giovani vite con una tremenda scarica di mitragliatrice. La guerra, la maledetta guerra, lasciò anche qui vittime, rovine, dolore e miseria.

Racconti di quando i soldati tedeschi vissero ari Tiarmuni ultima modifica: 2020-03-27T10:21:53+01:00 da Giancarlo Villella

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