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La vendemmia tra grappoli e tradizioni

Vendemmia Botte

Il periodo della vendemmia rappresenta uno dei momenti più affascinanti dell’anno, quando la natura offre il suo frutto più prezioso: l’uva, destinata a diventare vino. Le botti, vere custodi silenziose di intere annate, vengono estratte dalle cantine, portando con sé storie e sapori del passato. Ogni botte sprigiona un profumo di vinaccia che racconta della vendemmia precedente, un’eco che si mescola con l’attesa del nuovo mosto.

Prima di accogliere il mosto fresco, le botti vengono “abbunate”, riempite d’acqua per assicurarsi che non ci siano perdite. Questo gesto è carico di una ritualità antica, che serve a garantire che il vino non venga compromesso da eventuali imperfezioni della botte. In quel momento, la cantina diventa un luogo sacro, un tempio dove ogni gesto riflette il rispetto per la terra e per i frutti del duro lavoro.

Gli strumenti della vendemmia

Gli strumenti del mestiere, varrili, cuanzi, tine, mmuti, burdulesi, jaschi, ruvaggi e damigiane, sono pronti a entrare in azione. Nelle vigne, il paesaggio si riempie di colori intensi: il verde brillante delle foglie e i toni dorati e purpurei dell’uva pronta per essere raccolta. L’atmosfera che si respira è quella di una frenesia controllata, un ritmo che segue i cicli naturali.

Durante il giorno della vendemmia, tutto si trasforma in una grande celebrazione. Al sorgere del sole, le persone si riversano nei vigneti. Le donne, armate di panari e ciste, si avventurano tra i filari, raccogliendo con cura i grappoli. Ogni gesto è accompagnato da canti e risate, in un clima di gioia e comunione. L’uva raccolta viene poi trasportata nelle cassette e caricata sui trattori, ma un tempo questo compito era affidato a asini e muli.

Fatica e dedizione

In tempi passati, i muli e gli asini erano essenziali per il trasporto dell’uva. Con fatica, questi nobili animali attraversavano le strade tortuose, portando cofani pieni di frutti. Il suono dei loro zoccoli risuonava nelle stradine, una melodia che raccontava la fatica, il sudore e l’amore per la terra. Quando giungevano al paese, i cofani venivano svuotati con cura, mentre i muli riposavano, testimoni silenziosi di una tradizione che si tramanda da generazioni.

Con il calare del sole, quando la luce dorata avvolge la cantina, l’attesa per il nuovo vino cresce. È in questo momento che la vendemmia si trasforma in pura poesia, un inno alla terra, alla fatica, e alla tradizione.

Modi di dire legati alla vendemmia

La vendemmia ha ispirato non solo gesti rituali, ma anche modi di dire che riflettono la saggezza popolare:

La vendemmia, dunque, non è solo un momento di lavoro, ma un rito che unisce la comunità, celebra la natura e perpetua tradizioni antiche.

La vendemmia tra grappoli e tradizioni ultima modifica: 2024-10-14T15:34:19+02:00 da Lucy Stranges

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