L'arte del ricamo a Conflenti: com'era e com'è oggi.

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ARTE ARTIGIANATO TRADIZIONI

L’arte del ricamo

Arte Del Ricamo. Mani.

Ricamo, dal lemma arabo raqm (racam) significa ‘segno, disegno’. L’arte del disegnare con ago e filo un tessuto ha origini antichissime. Già nell’antico Egitto erano presenti punti attuali come il punto filza, erba e croce, come dimostrano alcune strisce decorative che risalgono al periodo antecedente la nascita di Cristo. Anche in Europa se ne ha testimonianza. Famosi i ricami inglesi sugli arredi sacri, quelli tedeschi eseguiti a imitazione dei codici miniati, quelli francesi di raffinata eleganza.
Il ricamo serviva a impreziosire e personalizzare i capi d’abbigliamento indossati da personaggi di notevole importanza politica e religiosa per aumentarne il loro prestigio.
E’ durante il dominio dei Saraceni che l’arte del ricamo si stabilisce in Italia.

Arte Del Ricamo. Un disegno

Un ricamo

E a Conflenti?

Il ricamo è da sempre un aspetto prestigioso dell’artigianato conflentese. Le stoffe su cui imprimere i ricami erano o quelle tessute ai telai antichi da tessitrici esperte che operavano a Conflenti o quelle di lino o cotone che si acquistavano nei negozi specializzati.
E se in Italia la sede di quest’arte si divise tra Palermo e Firenze, a Conflenti  il “covo” delle ricamatrici è rappresentato dall’edificio posto accanto al Santuario: la casa delle Suore del Cottolengo. Tutte le giovani dell’epoca ricorderanno Suor Francesca (seguita poi da Suor Cottolenga), scrupolosa e attenta insegnante, che passava le sue giornate a tramandare loro un’arte che appassionava anche le più piccole.

Arte Del Ricamo. Un ricamo

Fiori ricamati

All’inizio della scuola elementare le bambine venivano “mandate” al laboratorio di ricamo. Aveva inizio alle 13.00, subito dopo la scuola. Esistevano due gruppi distinti. Le bambine e le adolescenti che avevano voglia di imparare un’arte. E le giovani promesse spose che si servivano del laboratorio e dei preziosi consigli delle suore per preparare il loro corredo di nozze.
Le ragazze particolarmente portate per questo tipo di lavoro, poi, lavoravano, su ordinazione, per terzi. Le richieste provenivano da tutte le parti e le ricamatrici più brave avevano lavoro prenotato da un anno all’altro.

Ora (non) come allora

Ad oggi, nella comunità conflentese possiamo vantare la presenza di tre suore del cottolengo, di tante giovani e adolescenti che sognano il loro futuro e anche di un laboratorio di ricamo. Ma le cose risultano cambiate, se non quasi stravolte.
Suor Anna, Suor Domenica e Suor Giovanna, infatti, dal lunedì al mercoledì, impiegano i loro pomeriggi non a insegnare l’arte del ricamo a giovani aspiranti ricamatrici, bensì regalano il proprio tempo alle donne di terza età. Dalle loro mani nascono lavoretti di ogni tipo.  I capolavori vengono venduti, dalle stesse Suore, per cercare di raccogliere fondi da dare in beneficienza alle popolazioni meno agiate.

Arte Del Ricamo. Laboratorio.

Le signore ricamano al laboratorio con le suore

Chissà se un giorno

Chissà se un giorno le Suore avranno il piacere di accogliere nuovamente  le giovani del III millennio,  le quali sembrano avere diverse attrazioni. Senza dubbio, fin quando esisteranno mani pregiate che ci permetteranno di ammirare una splendida tovaglia da tavola, un lenzuolo, asciugamani, centri, completini per culle e carrozzine, potremmo dire che l’arte dell’ago e del filo resterà l’espressione più alta dell’artigianato conflentese.

L’arte del ricamo ultima modifica: 2019-02-28T09:34:16+01:00 da Mariateresa Marotta

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