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ARTIGIANATO COSA FACCIAMO TRADIZIONI

Il baco da seta: un’antica tradizione riportata alla luce

Bozzoli Di Baco Da Seta

Vincenzo Padula, in alcuni suoi versi, esaltò il lavoro al telaio della donna calabrese paragonandola ad una “bella maga che intesse i fili a quel dolce suono dell’attrezzo”.  Donne  che hanno tessuto la storia del nostro paese attraverso una fitta trama di seta che si è espressa in lavori di artigianato dando vita a coperte damascate, drappi e broccati che, ancora oggi, sfoggiano sui balconi come tradizione durante le processioni.
Anche a Conflenti, erano molte le donne che si dedicavano con passione a questo lavoro. In quasi tutte le case era presente il telaio e si tessevano lenzuola, tovaglie e coperte, che costituivano il corredo delle ragazze per l’imminente matrimonio.

Filatoio

Alla riscoperta di antichi mestieri: il baco da seta

Dopo 50 anni di interruzione, Ornella Ropertiriprende a Conflenti l’al­levamento del baco da seta recuperando quanto di bello la tradizione ci ha tramandato.
Attraverso il lavoro artigianale della seta, ci racconta Ornella: “voglio riaffermare  l’identità dei mestieri e delle tradizioni affinché possa rifiorire, nel mio paese, l’attività serica.”

Aiutata dal falegname Gidio Villella, seguita da Gianpaolo Pagliaro e sotto la guida dei preziosi consigli delle anziane donne, riproduce, l’antico filatoio presso la sua abitazione ara funtaneddra. Ed è proprio da li che vuole presentare i suoi lavori e diffondere la sua passione per “il fatto a mano”.
Ornella continua a raccontare: “la coltivazione del baco da seta è un lavoro lungo che richiede particolari cure ed attenzioni ma soprattutto esperienza.” 


“Per avere la materia prima decido di piantare il gelso nella mia campagna dove cresce rigoglioso. Nel mese di maggio, si lavora sodo per raccogliere grandi quantità di foglie per poi nutrire abbondantemente le larve prima di chiudersi nei bozzoli. Successivamente, dopo i vari cicli di trasformazioni, dai bozzoli prodotti dai bachi avviene la filatura e la torcitura delle fibre seriche, attraverso il filatoio. Il filato viene successivamente tinto con pro­dotti naturali. Tutto questo coinvolgendo ragazze, impiegate come mano d’opera, nella realizzazione della materia prima: l’allevamento dei bachi da seta.”

Lo scopo principale di Ornella è quello di promuovere ed esaltare il valore dell’artigianato affermando che il processo di lavorazione adottato rispecchia i canoni tradizionali. Grazie al lavoro di recupero dell’antica tradizione locali della seta e dopo anni di esperienza nel settore tessile avvia  un’atti­vità imprenditoriale.
Ancora una volta, una conflentese ha le idee chiare per ridare vigore e forza a Conflenti  partendo da quel valore qual è l’artigianato che, appare un pò dimenticato e non del tutto messo in evidenza nella sua reale importanza.

Il baco da seta: un’antica tradizione riportata alla luce ultima modifica: 2021-03-11T22:48:42+01:00 da Lucy Stranges

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