In ricordo di Mario Porchia - itConflenti

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MEMORIA NOI CONFLENTESI PERSONAGGI

In ricordo di Mario Porchia

Mario Porchia E Famiglia

In questi giorni di festa si è spento Mario Porchia, un figlio di Conflenti nato e vissuto in Argentina. Una malattia maledetta lo ha portato via troppo in fretta. Mario era una persona umile, un professore universitario di tutto rispetto e ben inserito nelle alte sfere della “Società” di Buenos Aires. Ha sempre avuto un forte legame con Conflenti, ed è tornato più volte a visitare il nostro Paese, i suoi parenti e gli amici a cui era molto affezionato. Era anche un fedele e devoto sostenitore della Madonna della Quercia di Visora alla quale era legato da un amore spirituale, non paragonabile ai legami terreni, a cui affidava le sue preghiere.

Anche noi di itConflenti, in nome di tutto l’amore che ha saputo donare e della splendida persona che è stato, vogliamo ricordarlo e omaggiarlo e lo facciamo riportando le parole scritte da Salvatore Buonocore e Giovanni Paola che hanno avuto l’onore di conoscerlo personalmente e di averlo come amico.

“IN RICORDO DI MARIO PORCHIA


Alla Famiglia, ai Parenti ed a tutti quelli che lo hanno conosciuto

Era il 2 ottobre del 1996 quando, con grandissimo entusiasmo io, con la fascia tricolore del Comune di Conflenti e Salvatore Buonocore, ci trovammo nella mitica Argentina, terra di conquista e di speranza per nostri molti concittadini della comunità di Conflenti. Ad accoglierci all’aeroporto di Buenos Aires una folla festosa di gente che, per la prima volta nella storia, poteva “abbracciare” il Sindaco di Conflenti, giunto appositamente in Argentina per fare loro visita. Tra i tanti che aspettavano impazienti questo momento, c’era anche un omone imponente, con un sorriso smagliante ed un’intensa voglia di conoscerci. Era Mario, allora per noi, era il figlio di Vincenzo, nipote di Nicolino e cugino di Giuseppe. Ma ci bastò poco per diventare immediatamente nostro amico per quella sua personalità affabile, di persona umile, ancorché impegnato nel ruolo di Professore Universitario e molto bene inserito negli ambienti alti della Società della Capitale Argentina.

Mario Porchia E Salvatore

Mario, la sera stessa del nostro arrivo, quando ancora noi ‘storditi’ dal fuso orario, ci portò a cena, insieme a tanti altri amici, al “Rodisio”, ristorante esclusivo e tanto reclamizzato di Buenos Aires, nella zona di “Puerto Madero”. Le frequentazioni con Mario, in quei giorni di nostra permanenza in terra Argentina, si fecero molto più ravvicinate e furono utili per affinare un’amicizia profonda ed indissolubile. È così che, insieme ad altri conflentesi di Argentina, divenne insostituibile nei nostri spostamenti. Con Mario da subito era facile immaginare che si creasse un’amicizia duratura che superasse l’estemporaneità di quel momento della nostra presenza in Argentina. E così é stato. La convinzione che lui fosse molto amato, che godesse di ampia fiducia in più ambienti sociali e che avesse la capacità di incidere, l’ha evidentemente dimostrato in occasione della nostra ripartenza per tornare in Italia. Non essendo riuscito a giungere all’aeroporto per salutarci prima che noi ci imbarcassimo sul volo internazionale, abbiamo lasciato i saluti a Mario per il tramite degli altri amici presenti.

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Dopo essere saliti sull’aereo ed addirittura occupati i posti a noi assegnati, con nostra grande sorpresa ed incredulità, abbiamo ricevuto la visita di Mario direttamente sull’aereo il quale ha ottenuto un permesso fiduciario per incontrarci di persona. È riuscito, praticamente, a fermare l’aereo per venirci a salutare. Tra gli appuntamenti più significativi di quel periodo, ricordiamo con particolare intensità emotiva, quando insieme siamo andati nei vari cimiteri di Buenos Aires per rendere omaggio ai Conflentesi d’Argentina che hanno scelto di riposare permanentemente nella terra platense, dopo averli ospitati da vivi. Il momento di maggiore suggestione é stato quello di constatare che, tra le muraglia interminabili di loculi, era facile individuare quelli che ospitavano i conflentesi, perché tutti contraddistinti dalla presenza lapidaria dell‘immagine della nostra “Madonna della Quercia” con la sua perenne emanazione di una luce sempre viva. Da oggi siamo convinti che in quel cimitero c’é una luce che brilla più delle altre che, in un fragoroso silenzio, abbaglia per l’intensità della Tua memoria, per i ricordi, gli insegnamenti e gli esempi che ci hai lasciato. GRAZIE MARIO.


Giovanni PAOLA.
Salvatore BUONOCORE

In ricordo di Mario Porchia ultima modifica: 2022-01-02T14:43:59+01:00 da Redazione

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