Giunta ormai alla sua sesta edizione, la giornata della Memoria del Donatore Defunto, organizzata dall’Avis Provinciale di Catanzaro, ha chiuso il calendario degli eventi estivi conflentesi.

Quando nasce la Giornata della Memoria del Donatore Defunto
La manifestazione nasce 15 anni fa in seguito alla prematura scomparsa del giovane vicepresidente dell’Avis di Conflenti. In quell’occasione, i volontari avisini di Conflenti, Motta Santa Lucia, Martirano Lombardo, Platania, San Pietro Apostolo e Soveria Mannelli vollero ricordare il caro Giuseppe Filippis. Divenne, in seguito, un appuntamento fisso. Anno dopo anno, estate dopo estate, l’Avis di Conflenti riserva un momento di riflessione e commemorazione per tutti i donatori scomparsi. Successivamente un gruppo di comunali del Tirreno si avvicinò alla manifestazione sposandola completamente. Per parecchi anni, quindi, si stabilì una data scelta a caso per ricordare tutti i donatori defunti. Dal 2014, però, diventa un appuntamento ancora più importante. Su richiesta del consiglio direttivo dell’Avis di Conflenti, la manifestazione viene istituzionalizzata trasformandosi da iniziativa locale a provinciale. Da allora si svolge ogni anno la terza domenica di settembre.

Le novità introdotte e l’edizione 2019
Dallo scorso anno la manifestazione è divenuta itinerante. Il 7 , l’8 e il 10 Settembre tre giornate di riflessioni hanno anticipato l’evento conclusivo di ieri. Rispettivamente a Curinga (per l’area del Tirreno), Gimigliano (per l’area dell’alto ionio) e Chiaravalle (per l’area del basso ionio), le comunità si sono riunite in preghiera e hanno acceso la “Fiaccola a Ricordo”, giunta ieri a Conflenti. Qui, il corteo dei labari, partito proprio da Via Volontari Avis, ha condotto tutti i volontari presso la Basilica Minore. Prima della Santa Messa, celebrata da Don Adamo Castagnaro, è stato inaugurato il monumento a ricordo. Quest’anno si è trattato di un quadro.

Un albero alto, forte e robusto si erge maestoso con verdi fronde e lunghi rami. Simboleggia un “inno alla vita”. Il gesto nobile e amorevole di umana natura che, aspergendo linfa vitale verso i fratelli bisognosi, allevia la sofferenza e concede una vita dignitosa. La serata si è conclusa con l’apertura di stand gastronomici che hanno permesso di creare un ulteriore momento di comunità tra tutti i volontari avisini.